ISLANDA in 7 giorni

Islanda in 7 giorni

Islanda in 7 giorni? IMPOSSIBILE.

Troppo bella, troppi punti d’interesse, troppi km.

Eppure noi l’abbiamo fatto.

Se anche voi come noi disponete solo di una settimana per visitare l’Islanda e non volete rinunciare al giro di tutta l’isola, ecco il nostro diario di viaggio.

Alcune precisazioni sono doverose prima di iniziare:

  1. Abbiamo fatto il viaggio con un minivan a noleggio. Questo ci ha consentito di essere liberi negli orari.
  2. La sveglia di tutti i giorni era alle 5.30.
  3. I km percorsi sono stati tantissimi rapportati al numero di giorni del nostro viaggio.
  4. Il nostro aereo di andata è atterrato a mezzanotte all’aeroporto di Keflavik. Questo ci ha consentito di avere tutto il primo giorno a disposizione. Considerando il volo il nostro viaggio è stato di 7 giorni e 1/2.
  5. Ci sarà tempo per riposarsi al ritorno a casa.

GIORNO 1

PENISOLA DI SNAEFELLSNES – KIRKJUFELL – HELLNAR – BUDIR

Siamo atterrati all’aeroporto di Keflavik pochi minuti prima della mezzanotte. Dal momento che non c’era molta gente in giro siamo riusciti a recuperare i nostri bagagli e a ritirare il nostro minivan in tempo record e alle 00.30 eravamo già per strada pronti ad iniziare la nostra avventura. Durante la preparazione del nostro viaggio eravamo certi di volere che la nostra prima alba in Islanda fosse speciale e così abbiamo deciso che la prima tappa sarebbe stata Kirkjufell, la montagna a forma di freccia, famosa per essere stata inserita tra le location di Game of Thrones.

Quando sei a casa che guardi la cartina e decidi l’itinerario le distanze sembrano sempre minori… “Ma sì, che saranno mai 3 ore di auto?” Beh, fatte dopo 6 ore di volo, 3 di di scalo, quando è già mezzanotte, al buio, percorrendo strade che non conosci… diciamo che sembrano molte di più. Questa partenza notturna però ci ha consentito di evitare il traffico attorno alla città e di iniziare ad assaporare il nulla islandese. Dopo esserci fermati ad un distributore di benzina con tavola calda annessa per farci riempire la tanica di acqua potabile e per comprare la colazione per la mattina, ci siamo diretti senza altre soste alla nostra destinazione. Arrivati alle 03.30 davanti alla nostra amata e tanto agognata Kirkjufell ci siamo addormentati subito.

Sveglia alle 05.30. Con appena due ore di sonno, eccoci pronti per la nostra prima alba. Ricordo prima di partire la paura di non riuscire a vedere i cavalli islandesi, in quanto settembre è il mese in cui questi splendidi animali (che in estate vivono allo stato semiselvatico) vengono radunati per passare i mesi più freddi nelle stalle. Invece eccoli lì: i cavalli islandesi ci danno subito uno splendido benvenuto con la loro dolcezza. Altro che animali semiselvatici, sono coccolosissimi! Eccitati ci prepariamo per fotografarli per poi dedicarci a Kirkjufell. Meravigliosa. Fotografiamo fino alle 9.00, poi ci godiamo il nostro skyr comprato la notte precedente (simile al nostro yogurt, ma molto, molto più buono), al tiepido sole ormai sorto del tutto. Capatina al minuscolo centro visitatori e ci mettiamo in viaggio per percorrere tutta la penisola di Snaefellsnes. Abbiamo visitato l’Hellisandur, il parco nazionale di Snaefeltjokull, dove Jules Verne ha collocato l’ingresso dell’itinerario per raggiungere le profondità della Terra, nel suo Viaggio al centro della Terra, le grandi distese di lava solidificata ricoperta di muschio, la chiesetta di Hellnar e la famosa chiesetta nera di Budir.

Le previsioni dicono che ci sarà una forte attività solare, quindi un’alta possibilità di vedere l’aurora boreale. Cosa c’è di meglio che fotografarla a Budir? Così decidiamo di rimanere lì a dormire, subendo la prima delusione islandese: cielo nuvoloso e pioggia. Ma che ci vuoi fare, l’Islanda è così. Un detto islandese dice che se non ti piace il tempo ti basta aspettare 5 minuti…e peggiorerà! Stanchi morti alle 22.00 decidiamo che ormai non c’è nulla da fare, per questa volta niente aurora boreale, e crolliamo addormentati.

Se volete vedere come abbiamo fotografato Kirkjufell cliccate qui, se invece volete leggere il nostro articolo dedicato ai consigli per fotografare la penisola di Snaefellsnes cliccate qui.

 

2 Comments

  • Ciao bellissimo commento e complimenti per l’itinerario. Sto pensando di andare in Islanda. Magari non farò il vostro itinerario forse troppo pesante per me. Mi piacerebbe sapere con quale compagnia avete prenotato il Van e quanto vi è costato? Il materasso interno al Van è il vostro o viene dato in dotazione? Secondo voi un 4*4 o con itinerari simili ai vostri possiamo farne a meno? Altra domanda. Ho letto che avete dormito in un parcheggio. Si può fare?
    Grazie e ancora complimenti

    • Ciao Francesco, innanzitutto grazie per i complimenti, fan sempre piacere 😉
      Noi abbiamo prenotato con http://www.campervaniceland.com e, tutto sommato, non ci siamo trovati male. Per quanto riguarda il van non ricordo esattamente quanto abbiamo speso, ma presto uscirà un articolo scritto da Sara (che ha decisamente più memoria del sottoscritto) dedicato all’argomento budget e come risparmiare. Sappi che è la compagnia più economica che abbiamo trovato. I minivan sono molto spartani ma carini e ben tenuti. Materasso e sacco a pelo sono inclusi, così come il riscaldamento (funziona bene ma è piuttosto rumoroso), la luce, internet wi-fi e il set per cucinare (praticamente inutile se non per prepararsi la colazione o scaldare qualcosa, viste le temperature dell’isola). Ti consiglio invece di portarti un inverter da casa se hai necessità di avere sempre a disposizione delle prese di corrente. Il 4×4 è assolutamente inutile se fai la Ring Road. Diventa invece indispensabile per i fiordi di Nord-Ovest (che noi non abbiamo visto) e per le highlands interne (che però suggeriscono sempre di non fare in solitaria ma accompagnati da guide esperte). Per quanto riguarda il campeggio libero ora in Islanda non si può più dormire liberamente, bisognerebbe sempre appoggiarsi ad un campeggio . Noi abbiamo fatto entrambe le esperienze mettendo sempre come priorità il rispetto dell’ambiente.
      Se hai bisogno di qualsiasi altra info condividiamo più che volentieri l’esperienza.
      Un saluto
      Corrado

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