Luci e geometrie a New York

Luci e geometrie a New York © Anna Koj
Luci e geometrie a New York

(ri)Scoprire la Grande Mela

New York, New York… meta di milioni di turisti tra i quali si celano nemmeno troppo velatamente fotografi, professionisti o amatori, assetati di scatti da portare a casa. Immortalare una delle più grandi e famose città del mondo non è poi così complicato… se lo scopo è quello di portarsi a casa una versione più aggiornata di una cartolina del 1997 venduta per 15 cents al 24/7 sotto l’albergo (vedi post Emanuele). Altro discorso è, invece, cercare di ottenere qualcosa di più “personale”. Non mi sento di dire qualcosa di “unico” perché la Grande Mela è stata immortalata innumerevoli volte in lungo e in largo e probabilmente è complicato ottenere immagini davvero “uniche”. Ciò che però si avvicina molto a questo concetto è la personalità che decidete di donare ai vostri scatti. Abbiamo tutti modi differenti di osservare ciò che ci sta attorno, di cogliere i dettagli e di relazionarci con l’ambiente che stiamo vivendo in quel preciso istante. Questo è un punto di forza che ci dà la possibilità di interpretare tramite l’obiettivo della macchina fotografica ciò che ci sta davanti secondo il nostro gusto, la nostra estetica, le nostre emozioni.

Luci e geometrie a New York © Anna Koj

New York offre numerosi spunti fotografici… davvero tanti… forse anche troppi! Sembra assurdo ma questo potrebbe rivelarsi un problema. O per lo meno lo è stato per me.

Erano anni che desideravo questo viaggio, il mio primo vero viaggio fotografico! Tuttavia sapevo di non voler fare la giapponese con tre macchine fotografiche al collo e immortalare tutte le anatre di Central Park. No, dovevo trovare un tema, un soggetto per i miei scatti, così da portare a casa, oltre che uno splendido ricordo, anche un lavoro che avesse un filo conduttore. E magari poi chissà, esporlo in una mostra!

Luci e geometrie a New York © Anna Koj

Il countdown era iniziato, mancavano ormai pochi giorni alla partenza e io non avevo ancora trovato un tema degno di soddisfazione. Mi sembrava impossibile: sto per andare a New York e non trovo un’idea che mi soddisfi!!! “Rilassati Anna, la troverai”, mi sono detta alla fine. E così è stato, proprio lì, mentre ero inghiottita dai palazzi di Manhattan. La cognizione fisica dello spazio non è più la stessa, mi sentivo microscopica e disorientata. E tutto questo mi affascinava, così l’ho fatto diventare il mio tema: la geometria degli edifici, arricchita da luci sfavillanti che si riflettono all’infinito nelle lucide vetrate, fino quasi a fondersi e diventare un corpo unico e brillante.

Luci e geometrie a New York © Anna Koj

Il sovrano incontrastato in queste situazioni è ovviamente il grandangolo: un buon 10-22mm è perfetto se desiderate ottenere immagini anche un po’ distorte, perché in questo caso lo scopo del mio gioco non era raffigurare gli edifici fedelmente, ma giocare con le loro geometrie.

Luci e geometrie a New York © Anna Koj

 

Luci e geometrie a New York © Anna Koj

Dal momento che il vero spettacolo inizia al calar del sole, quando la luce cambia in continuazione e molto rapidamente, buona regola è quella di porre molta attenzione all’esposizione e, quando ormai cala il buio e abbiamo a disposizione solo le luci artificiali, saper sfruttare al meglio gli ISO.

Luci e geometrie a New York © Anna Koj

Obbligatorio il cavalletto, che vi permetterà non solo di avere degli scatti fermi e nitidi, ma anche di gestire i tempi lunghi per ottenere maggiore luminosità, oltre che per altri effetti.

In conclusione, quando fate un viaggio lasciatevi letteralmente rapire da quello che vedete e interpretatelo sulla base delle vostre emozioni. Così facendo potrete avere delle foto emozionanti che accompagneranno per sempre i vostri ricordi.