LA MESSA A FUOCO

La messa a fuoco è proprio uno dei primi concetti da padroneggiare  non solo quando si parla di obiettivi, ma quando si parla di fotografia in generale.

messa a fuoco - levetta fuoco manualeLo scopo del mettere a fuoco è quello di ottenere un’immagine in cui il soggetto della fotografia risulti nitido. Per farlo, meccanicamente parlando, viene regolata la distanza fra il gruppo di lenti che compone l’obiettivo e il sensore.

Praticamente per mettere a fuoco un soggetto fondamentalmente esistono due modalità:

  • messa a fuoco Manuale o MF (manual focus). In questa modalità è necessario agire attraverso l’apposita ghiera sull’obiettivo. Ruotandola (in entrambi i sensi) e guardando l’inquadratura nel mirino vedremo che il nostro soggetto sarà più o meno a fuoco. Una volta raggiunta una visione a fuoco (l’operazione sotto certi versi è un po’ come quando si provano lenti graduate dall’oculista) abbiamo raggiunto il nostro scopo. Benchè appaia semplice fondamentalmente è una modalità lenta e relativamente rischiosa, in quanto il mirino di visione delle reflex è molto piccolo e sbagliare non è affatto difficile. E in fotografia una delle cose più fastidiose è proprio un soggetto leggermente fuori fuoco. Per questa ragione solitamente sconsiglio di utilizzarla, eccezion fatta che per alcuni particolari casi in cui l’autofocus non lavora appropriatamente, come ad esempio in situazioni molto buie. Fortunatamente le reflex di ultima generazione hanno la possibilità di attivare un segnale acustico e luminoso quando il soggetto corrispondente con il punto di messa a fuoco selezionato risulta appropriatamente a fuoco.
  • In modalità Autofucus o AF, la messa a fuoco è lasciata agli automatismi. Premendo a metà il tasto di scatto si attiva l’autofocus e noteremo che un punto all’interno del mirino si illumina. In corrispondenza di quel punto il soggetto sarà messo a fuoco. A noi spetta il compito di scegliere il punto di messa a fuoco sul mirino in base a dove si trova il nostro soggetto nell’inquadratura. In base al tipo di soggetto che stiamo riprendendo possiamo scegliere fra modalità singola o continua. AF singola la si usa principalmente quando il nostro soggetto e fermo e, in generale, quando vogliamo il massimo controllo per una messa a fuoco estremamente precisa. In questa modalità è possibile anche ricomporre l’immagine. Questa tecnica si esegue tenendo premuto il tasto di scatto fino a metà e, una volta messo a fuoco il soggetto, potremo ricomporre l’inquadratura come più preferiamo. A quel punto premiamo completiamo la pressione per scattare. La modilità AF continua viceversa la si usa con soggetti dinamici e in movimento, in quanto l’AF insegue il nostro soggetto anche quando si sposta nel frame. Benchè non sia accurata come quella singola, questa modalità, per le sue caratteristiche è decisamente la prediletta di fotografi sportivi e wildlife.


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