Una delle caratteristiche più interessanti che offre Lightroom è la possibilità di utilizzare dei modelli Predefiniti (o Preset).
Cosa sono i Predefiniti? I modelli predefiniti sono, come suggerisce il nome stesso, dei modelli predefiniti. So che la definizione può sembrare semplicistica, ma in realtà sono esattamente questo. In altre parole un modello predefinito è un’azione che applica una serie di modifiche preimpostate ad un’immagine secondo un determinato schema. Lightroom ci offre una serie di modelli Predefiniti per cui ad esempio, abbiamo la possibilità di trasformare la nostra fotografia in bianco e nero, oppure aggiungere una vignettatura o della grana semplicemente cliccando sul relativo Predefinito posto nella colonna di destra.
Come fare ad applicarlo su un gruppo di immagini selezionate? Una volta applicato il predefinito, infatti, noteremo che questo agisce solo all’immagine evidenziata. Per farlo ci viene in aiuto il tasto Sincronizza. Questo tasto serve per tutte le situazioni in cui dobbiamo applicare delle modifiche su un gruppo di immagini. Cliccando sul tasto Sincronizza ci si apre una finestra di dialogo. Tale finestra ci chiede quali delle impostazioni vogliamo applicare. Scegliamo quelle che ci interessano e diamo l’ok. Una volta fatto il Predefinito verrà applicato a tutta la selezione. Se troviamo questo metodo macchinoso possiamo automatizzarlo attivando la Sincronizzazione automatica (o Auto Sync) accendendo l’interruttore posto accanto al tasto Sincronizza. La funzione Auto Sync ha effetto anche al di fuori dei modelli predefiniti per cui, se ad esempio stiamo lavorando sullo sviluppo di una fotografia e abbiamo un gruppo di immagini selezionate ogni modifica che apportiamo a tale fotografia verrà automaticamente copiata su tutta la selezione. Questa caratteristica può essere un pro e un contro. Personalmente preferisco tenere tale “interruttore” disattivato proprio per evitare di applicare modifiche non volute ad un’immagine.
La cosa più interessante dei Predefiniti che abbiamo la possibilità di crearne o caricarne di nuovi.
Per creare un nuovo modello Predefinito è sufficiente agire sui settaggi del modulo Sviluppo secondo l’estetica che vogliamo dare alla fotografia. Una volta raggiunto il risultato desiderato andiamo a salvare questa serie di modifiche come nuovo Predefinito. Per farlo clicchiamo sul tasto + sulla parte destra dell’interfaccia, accanto alla voce Predefiniti. Fatto questo ci appare una finestra di dialogo dove possiamo scegliere quali delle modifiche apportate vogliamo includere nel Predefinito, il nome e la cartella dove salvarlo. A tal proposito suggerisco di assegnare in maniera significativa e logica un nome che ci aiuti nella descrizione di ciò che tale modello fa. Ad esempio se realizziamo un Predefinito dove scaldiamo i colori, li desaturiamo, aumentiamo il contrasto, aggiungiamo della grana e una vignettatura, ritagliando l’immagine nel formato quadrato, probabilmente gli assegneremo un nome tipo “vintage caldo quadrato”. In questo modo sarà decisamente più semplice poter individuare sin da subito che tipo di modiche tale modello genera.
L’alternativa rispetto a realizzare dei nuovi Predefiniti è quella di utilizzare quelli forniti da altri, come ad esempio il set in regalo per chi si iscrive alla nostra Newsletter. Se volessimo caricare dei Predefiniti che ad esempio abbiamo scaricato oppure che ci ha fornito un collega clicchiamo col tasto destro del mouse all’interno del pannello Predefiniti e selezioniamo Importa. L’alternativa è quella di agire fuori da Lightroom. Selezioniamo i file dei Predefiniti e li copiamo nella cartella di riferimento (per gli utenti Mac vanno copiati nel percorso User\Library\ApplicationSupport\Adobe\Lightroom\DevelopPreset, mentre per PC C:\User\[username]\AppData\Roaming\Adobe\Lightroom).
Una volta importati li troveremo a disposizione, se ciò non fosse immediato proviamo a riavviare Lightroom.
Una volta caricati e creati tutti i Preset che desideriamo possiamo decidere di rinominare e organizzare in gruppi i nuovi modelli Predefiniti.