ISLANDA in 7 giorni

GIORNO 4

JOKULSARLON – SKAFTAFELL – SVARTIFOSS – BLACK SAND BEACH – VIK

Sta per avere inizio una delle giornate più epiche di tutto il viaggio in Islanda.

 

Dormire nel parcheggio della laguna di ghiaccio ci ha permesso di fotografarla anche all’alba. Solita sveglia delle 05.30, prima abbiamo fotografato la Diamond Beach con il sole che faceva capolino dall’oceano Atlantico e poi ci siamo dedicati a Jokulsarlon, dove ci siamo goduti una delle colazioni più belle, emozionanti e indimenticabili della nostra vita. Benché fosse solo un semplice tè caldo e un cornetto confezionato, goderselo con vista ghiacciaio accanto alle foche intente a recuperare la loro colazione nella laguna ghiacciata è stato indescrivibile.

Con il sole che ci accompagnava nella nostra prima giornata nel sud dell’Islanda, ci siamo diretti nel parco nazionale di Skaftafell (uno dei pochi a pagamento), dove si può ammirare, fra le innumevoli meraviglie, anche Svartifoss, la famosissima cascata di basalto nero. Stupenda a dir poco, ma… Quanta fatica! Al centro visitatori Corrado chiede informazioni all’addetta su come raggiungerla. Risposta: “200 m sulla destra…” e Cor, senza nemmeno lasciarla finire “200 m e siamo arrivati?”. Risposta: “no, 200 m e inizia il sentiero”. D’oh!

1700 metri di sentiero tutti in salita, con dislivello notevole. Ci avremo messo oltre 1 ora e 1/2 con le dovute pause per riprendere fiato. Diciamo pure che non eravamo equipaggiati né preparati nel modo giusto per affrontare una salita del genere. Innanzitutto eravamo vestiti da ghiacciaio, con pile, pantaloni da sci, giacca a vento e sovrapantaloni impermeabili, mentre davanti a noi si prospettava la prima giornata di sole con 15°; e in secondo luogo eravamo carichi di attrezzatura fotografica. Due reflex, tre obiettivi, filtri cavalletti ecc. Mentre venivamo sorpassati da gente arzilla, bambini, anziani in pantaloncini e maglietta, noi eravamo paonazzi e senza fiato. Tuttavia una volta arrivati alla cascata ho ringraziato il cielo di avere il pile e la giacca a vento. Abbiamo dedicato a fotografare la cascata gran parte della giornata e al ritorno ci siamo ricompensati con un gustosissimo Fish & Chips al centro visitatori.

Poi ci siamo diretti a Reynisfiara e alla Black Sand Beach. Purtroppo a causa della stanchezza e della pioggia che è tornata a farci compagnia abbiamo deciso a malincuore di saltare le scogliere di Reynisfiara e di dirigerci alla Black Sand Beach. Erano le 17 e per la prima volta in Islanda ci siamo imbattuti nel Turismo. Orde di pullman di turisti ci hanno impedito di fotografarla come avremmo voluto. Abbiamo deciso di tornare all’alba del giorno seguente per fotografarla in santa pace e ci siamo diretti in campeggio a Vik sotto una pioggia torrenziale.

Se volete vedere come abbiamo fotografato Jokulsarlon cliccate qui, se invece volete leggere il nostro articolo dedicato ai consigli per fotografare la cascata Svartifoss cliccate qui ed infine qui per Reynisfiara.

 

2 Comments

  • Ciao bellissimo commento e complimenti per l’itinerario. Sto pensando di andare in Islanda. Magari non farò il vostro itinerario forse troppo pesante per me. Mi piacerebbe sapere con quale compagnia avete prenotato il Van e quanto vi è costato? Il materasso interno al Van è il vostro o viene dato in dotazione? Secondo voi un 4*4 o con itinerari simili ai vostri possiamo farne a meno? Altra domanda. Ho letto che avete dormito in un parcheggio. Si può fare?
    Grazie e ancora complimenti

    • Ciao Francesco, innanzitutto grazie per i complimenti, fan sempre piacere 😉
      Noi abbiamo prenotato con http://www.campervaniceland.com e, tutto sommato, non ci siamo trovati male. Per quanto riguarda il van non ricordo esattamente quanto abbiamo speso, ma presto uscirà un articolo scritto da Sara (che ha decisamente più memoria del sottoscritto) dedicato all’argomento budget e come risparmiare. Sappi che è la compagnia più economica che abbiamo trovato. I minivan sono molto spartani ma carini e ben tenuti. Materasso e sacco a pelo sono inclusi, così come il riscaldamento (funziona bene ma è piuttosto rumoroso), la luce, internet wi-fi e il set per cucinare (praticamente inutile se non per prepararsi la colazione o scaldare qualcosa, viste le temperature dell’isola). Ti consiglio invece di portarti un inverter da casa se hai necessità di avere sempre a disposizione delle prese di corrente. Il 4×4 è assolutamente inutile se fai la Ring Road. Diventa invece indispensabile per i fiordi di Nord-Ovest (che noi non abbiamo visto) e per le highlands interne (che però suggeriscono sempre di non fare in solitaria ma accompagnati da guide esperte). Per quanto riguarda il campeggio libero ora in Islanda non si può più dormire liberamente, bisognerebbe sempre appoggiarsi ad un campeggio . Noi abbiamo fatto entrambe le esperienze mettendo sempre come priorità il rispetto dell’ambiente.
      Se hai bisogno di qualsiasi altra info condividiamo più che volentieri l’esperienza.
      Un saluto
      Corrado

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