Travel Budget: 5 consigli per viaggiare restando nel budget

Travel Budget: 5 Consigli Per Viaggiare Restando Nel Budget

Una volta definita la nostra prossima destinazione, aver definito il nostro travel budget ed aver risparmiato per il nostro viaggio, non ci resta che assicurarci di restare dentro il nostro budget, senza spenderlo tutto nei primi 3 giorni e mangiare mele per il resto della settimana.

Ecco alcuni consigli per viaggiare in serenità, senza preoccuparci di finire i nostri soldi prima del rientro a casa.

1- Taccuino dove annotare le spese

Io non viaggio mai senza il mio prezioso taccuino, sul quale annoto pensieri sparsi, informazioni pratiche e non ultime le spese dei miei viaggi.

È importante essere un po’ organizzati. Annotate qualsiasi spesa fatta, dall’euro per il porta bagagli all’aeroporto ai biglietti per i musei, dai souvenir ai costi per i pasti.

Ricordatevi di tenere gli scontrini di tutto, così da fare un controllo la sera una volta rientrati in hotel.

2- Suddividere il budget

Io mi trovo molto bene a suddividere il mio budget totale in mini budget giornalieri. Faccio un esempio generoso (solitamente non ho questo budget a mia disposizione): se ho 1000€ a disposizione da spendere in 10 giorni, il mio budget giornaliero sarà di 100€ e non potrò superarlo, a meno di non andare a colmare la differenza il giorno seguente.

Mi spiego meglio: giornata tipo in una grande città. L’hotel non mi offre la colazione compresa, voglio visitare un museo e girovagare per un quartiere specifico. Se l’ingresso al museo mi costa 20€, la metro per andata e ritorno dal quartiere lontano dal mio hotel costa 5€ e se prevedo di spendere 30€ per la cena, mi rimangono 45€, nei quali devo far rientrare colazione, pranzo, bottiglietta d’acqua da portarmi in giro e quella maglietta che ho visto in quella vetrina a cui non posso proprio rinunciare. Per questo io preferisco risparmiare sul budget giornaliero i primi giorni per poi concedermi qualche sfizio gli ultimi.

In Islanda ad esempio, avevo un budget limitato per i pasti. Sapevo infatti che sarebbe stata la spesa che avrebbe influito di più sul mio budget finale. Nei primi giorni ho cercato di risparmiare, facendo la spesa da Bonus e mangiando quello che mi ero portata da casa nello zaino. In questo modo io e Corrado abbiamo potuto concederci una cena molto costosa l’ultima sera del nostro viaggio. Non mi sarei goduta nello stesso modo quella cena, se l’avessimo fatta il primo giorno, con l’incertezza degli imprevisti che sarebbero potuti capitare.

Invece, così facendo, il ricordo dell’ultima cena in Islanda è uno dei ricordi più cari di quel viaggio.

3- Risparmiare sui carnet cumulativi

Se stiamo visitando una grande città, è facile che le spese per i musei e per i mezzi di trasporto siano una grossa fetta del nostro budget. Informiamoci su pacchetti cumulativi di ingressi a varie attrazioni, come ad esempio il City Pass, o su abbonamenti giornalieri o settimanali per metro ed autobus. È importante però fare bene i conti: se il carnet di vari ingressi mi costa 100€, ma alla fine io voglio entrare solo in 2 musei, dovrò calcolare se ne vale veramente la pena. Stesso discorso per gli abbonamenti ai mezzi di trasporto. Se preferisco camminare per poter cogliere al meglio l’essenza della città dove mi trovo e so per certo che prenderò la metro solo una volta in tutta la giornata, sarà inutile spendere 10€ di abbonamento giornaliero.

4- Mangiare come i locali

Un modo per risparmiare, anche di molto, durante il nostro viaggio è quello di stare attenti a dove vogliamo pranzare/cenare. Solitamente all’estero diffido dei ristoranti turistici, controllo sempre i prezzi sul menu esposto prima di entrare e non mangio mai italiano.

Benché non ho problemi ad ammettere che la nostra sia la cucina migliore al mondo, mangiare italiano fuori dall’Italia vuol dire due cose: o farsi spennare o mangiare male.

Così ho imparato a trovare le botteghe tipiche, quelle frequentate solo da gente del posto, assicurandomi un pranzo con pochi euro e provando cibi ed ingredienti lontani dalla nostra cultura alimentare.

5- Preferire le attrazioni gratuite

Sono dell’opinione che se sono dall’altra parte del mondo e probabilmente ci sarò solo una volta nella vita, non rinuncio a visitare quello che voglio solo perché il biglietto d’ingresso è caro.

Tuttavia è vero che ci sono tantissime attività da fare a costo zero, che possono essere altrettanto valide (se non di più) rispetto a quelle a pagamento.

Ad esempio, durante il nostro secondo viaggio negli States abbiamo fatto tappa a Page, Arizona. In questa cittadina ci sono 2 attrazioni principali: l’Antelope Canyon e l’Horseshoe Bend.

Il primo si può visitare solo con tour accompagnati, il cui costo parte dai 30$ fino ad arrivare tranquillamente ai 100$. Il secondo è completamente gratuito.

Per quanto l’Antelope Canyon sia uno dei luoghi più belli che abbia visitato, ho preferito di gran lunga l’Horseshoe Bend, che occupa un posto speciale nel mio cuore.

Come dice il famoso detto

The best things in life are free

Per le immagini di questo articolo © unsplash.com