Fotografare il Bryce Canyon

Fotografare il Bryce Canyon www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / Trevisan
Fotografare il Bryce Canyon

Il Bryce Canyon è stato il primo Parco Nazionale Americano che abbiamo visitato durante il nostro road trip nel South West degli Stati Uniti.

I due giorni precedenti per me erano stati tremendi a causa di una fortissima congestione presa all’atterraggio a Los Angeles (maledetta aria condizionata!). Mi trascinavo in giro con le poche forze rimaste da una mela e un pacchetto di cracker, le uniche due cose che erano riuscite a rimanere nel mio stomaco in 48 ore. Corrado era molto preoccupato e cercava il modo per rendere il nostro viaggio più leggero, ma il nostro road trip era serratissimo, con solo una giornata dedicata ad ogni tappa e dovevamo andare avanti.

Così, con il morale a terra, siamo partiti in auto da Las Vegas per un tragitto di circa 4 ore. All’inizio cercavo di tenermi sveglia per fare da navigatore a Corrado, ma tra un’indicazione e l’altra i miei occhi si chiudevano per riprendere un po’ di energie. Più passava il tempo però, più ero colpita dai vari paesaggi che stavamo attraversando ed una volta arrivati sulla US-89 i miei occhi non volevano più chiudersi. La US-89 è una delle strade più belle degli Stati Uniti, attraversa i paesaggi più disparati e offre delle vedute fantastiche. Parte dal confine canadese in Montana e attraversa in verticale gran parte dei parchi americani fino ad arrivare a Flagstaff in Arizona. Meriterebbe un viaggio solo quella strada!

Arrivati all’ingresso del Bryce Canyon National Park la bellezza della natura che mi circondava aveva fatto il miracolo e io ero pronta a prendere in mano la macchina fotografica ed iniziare a fotografare.

I MOMENTI MIGLIORI DELLA GIORNATA

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Partiamo dal presupposto che il Bryce Canyon è fantastico a qualunque ora che lo si voglia visitare. I suoi Hoodoos (i caratteristici pinnacoli), la sua vegetazione e la sua fauna ci hanno fatto innamorare. Tuttavia può essere ostico da fotografare per la sua natura di canyon e per la sua esposizione. Infatti il parco si trova sulla sponda ovest del canyon, per cui da metà pomeriggio al tramonto (che avviene alle nostre spalle -mannaggia!-) il canyon si trova in ombra. Il momento migliore della giornata è sicuramente l’alba, quando i cieli rosa colorano il Bryce Canyon di tinte meravigliose. Anche la fotografia notturna in questo parco dà molte soddisfazioni e sono molti i fotografi che si attardano fino a notte fonda per sperimentare tecniche come l’astrophotography o il light painting. La soluzione migliore sarebbe quella di campeggiare all’interno del parco in modo da poter essere lì in tutti i momenti migliori per fotografarlo. Noi purtroppo non abbiamo avuto questa possibilità visto che il giorno dopo la nostra tappa era Page, per fotografare l’Antelope Canyon e l’Horseshoe Bend. Quindi abbiamo preferito dormire a Kanab, a metà strada, una bellissima cittadina da far west, e ci siamo dovuti accontentare di fotografarlo al tramonto.

I PUNTI DI VISTA MIGLIORI

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All’ingresso del Bryce Canyon un ranger ci fornisce sempre una mappa con scritti tutti i punti di osservazione migliori. Noi abbiamo optato per Inspiration Point e per Sunset Point che dicono essere i punti migliori per fotografarlo al tramonto. Consiglio però di percorrere tutto il tragitto con la nostra auto o con i bus navetta gratuiti messi a disposizione dal Parco e di scegliere in un secondo momento quello che ci ispira di più. Non sempre il nostro occhio fotografico viene colpito dalle stesse cose che colpiscono le altre persone. È importante ricordarci che le nostre fotografie devono avere qualcosa di nostro, la nostra visione del mondo, e non essere semplicemente una copia di quello che ci dicono gli altri, o non avrebbero senso.

RENDERE LE DIMENSIONI E LA PROFONDITÀ

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Come già anticipato in Fotografare il Grand Canyon la sfida più grande nel fotografare un canyon è quella di rendere giustizia alle dimensioni e alla profondità del paesaggio intorno a noi. La soluzione migliore è quella di inserire un soggetto riconoscibile all’interno della nostra fotografia, un albero, un fiume, una strada, una persona, che ci aiutino a capire la maestosità della natura. In secondo luogo diamo importanza a quello che mettiamo in primo piano. Sì, forse ci occuperà un po’ di inquadratura nascondendo parte del canyon, ma ci permetterà di dare profondità alle nostre fotografie.

FOTOGRAFARE AL TRAMONTO

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Come dicevo prima il tramonto non è il momento migliore della giornata a causa delle ombre che oscurano il canyon. Ma dobbiamo ricordarci sempre di trarre il meglio dalle situazioni che ci si presentano. È inutile arrabbiarsi o deprimersi perché non siamo lì nel momento fotografico migliore. Macchina fotografica alla mano facciamo del nostro meglio per portarci a casa il nostro ricordo più bello. Se avremo la pazienza per fermarci fino a dopo che il sole sarà calato, le lunghe ombre che il sole proiettava saranno sparite e al loro posto troveremo dei colori fantastici che ci rimarranno impressi per molto tempo. Noi abbiamo aspettato e siamo stati ripagati con la fotografia che vedete in alto all’articolo. 😉

LE LENTI ADATTE

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Abbiamo già affrontato questo argomento nell’articolo Fotografia di Paesaggio: Il Giusto Obiettivo. Il grandangolo è senza dubbio la lente che ci darà più soddisfazioni, ma non limitiamoci all’uso di questo obiettivo. Un tele infatti ci permetterà di giocare con astrazioni e framing che altrimenti non potremmo realizzare. Nello specifico le fotografie che vedete nell’articolo sono state scattate utilizzato i nostri tanto amati Canon 17-40 F4 USL e 70-200 F2.8 USL II.

NON SOLO PAESAGGIO

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Bryce Canyon non è solo sinonimo di paesaggio. La fauna di questo parco è meravigliosa ed io non ho mai visto così tanti cervi in vita mia! Probabilmente siamo stati anche molto fortunati, ma proprio mentre posteggiavamo l’auto ci siamo trovati di fronte una famiglia di cervi che ci ha rubato il cuore. È necessario ricordarsi che bisogna rispettare gli animali e non disturbarli. Se vogliamo fotografarli facciamo in modo che capiscano che non devono aver paura di noi. La parola d’ordine è: calma e silenzio. I cervi tuttavia possono diventare un problema perché attraversano la strada senza preoccuparsi delle automobili. Anche nella strada verso Kanab, quando ormai era già buio ed eravamo sulla US-89 ne abbiamo incontrati parecchi. Poiché l’unica illuminazione artificiale sarà quella dei nostri fari, prestiamo molta attenzione e rispettiamo i limiti di velocità.

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