Dopo l’articolo beneaugurante di Gennaio, nella speranza che il 2018 possa regalarci più sorprese dell’anno precedente sotto il segno del cambiamento, armiamoci di coraggio e curiosità e rimettiamoci sul divano. O sulla poltrona, insomma, basta mettersi di fronte allo schermo. Cominciamo la serie di viaggi in pellicola partendo da un Paese che non esiste. O meglio, geograficamente e culturalmente esiste, un po’ meno dal punto di visto politico: il Tibet. Difficile che qualcuno non abbia mai sentito parlare del Dalai Lama o non conosca la situazione complessa in cui versano i tibetani. In ogni caso, ecco due righe riepilogative per i più distratti. Dopo la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese il Tibet viene invaso e annesso. Nel 1959, dopo la grande rivolta contro l’occupazione, il XIV° – e attuale – Dalai Lama fugge a Dharamsala, in India, dove si insedia il governo tibetano in esilio e dove ancora oggi si batte per l’indipendenza della propria terra.