Reflex vs Mirrorless. Chi vincerà la sfida?
Lo so, lo so, per chi mi legge da tempo e chi mi conosce questo è un articolo che potrebbe suonare stano. Da sempre io sono stato un accanito sostenitore dell’insostiubilità della macchina fotografica reflex. Anche per quanto riguarda la fotografia di viaggio ho sempre sostenuto che reflex (o dslr, per dirla all’americana) sia il miglior sistema fotografico, punto. Ma. C’è sempre un ma, in particolar modo in una disciplina come quella della fotografia digitale che è in rapida e continua evoluzione.
In particolare mi sono interrogato sulla reale ed effettiva logica che possa esistere ad avere ancora una reflex in un mercato che, ormai da qualche anno, ha introdotto il concetto di mirrorless, ovvero una fotocamera priva del classico sistema a specchi, a fronte di un sistema che, sfruttando una visione digitale, rinuncia allo specchio.
Premetto che le prime mirrorless di rilievo, ovvero che non abbiano fatto sentire la mancanza di un sistema reflex, le ha prodotte Sony, con le ormai mitiche a7 (e successive versioni). Canon e Nikon, per anni, son rimaste a guardare. Ovvero, hanno creato mirrorless che, vuoi per ragioni di tecnologia, vuoi per logiche di marketing, stavano su una fascia prodotto lontana anni luce da sistemi reflex professionali. Il 2018 da questo punto di vista ha segnato una svolta anche per le due blasonate case nipponiche. Nikon con i modelli della serie Z e Canon con Eos R.
Entrambe devo dire che hanno fatto un lavoro ben più che eccellente e, sebbene in ritardo rispetto a Sony, hanno in qualche modo ridotto (se non pareggiato) il gap con quest’ultima.
Dunque la domanda che mi sono posto è: quali sono le effettive differenze per un fotografo di viaggio a scattare con reflex rispetto a mirrorless? È ancora necessario utilizzare reflex? Il sistema reflex è prossimo al pensionamento?
Per capirlo a fondo ho provato ad analizzare i vari aspetti che possono portare ad una scelta piuttosto che all’altra.
SISTEMI A CONFRONTO
Come già detto reflex è un sistema fotografico che usa un sistema di specchi che riporta nel viewfinder ciò che l’obiettivo vede. Questo si traduce in una visione “analogica”, ovvero ciò che vediamo nel mirino è il riflesso del mondo che stiamo osservando. Il vantaggio è quello di avere una visione assolutamente naturale, quasi come guardare il mondo.
Mirrorless sostituisce lo specchio con un sistema che, attraverso lo sfruttamento del sensore, restituisce una visione “digitale”. Osservando il mirino, vedremo non più l’immagine di uno specchio ma un piccolo monitor che simula la visione delle reflex.
Questa è la sostanziale differenza fra le due. Ma questo porta a definire le reali diversità fra i due sistemi.
VISIONE
Iniziamo proprio dal sistema di visione. Diciamolo subito: Reflex offre una visione classica e naturale e l’occhio non subisce lo “stress” di osservare un monitor anziché la realtà. Nonostante i live view delle mirrorless siano migliorati tantissimo, al punto da diventare di qualità estrema in termini di luminosità, fluidità dei movimenti dei soggetti ripresi e risoluzione, questi restano sempre dei metodi digitali.
Dal mio punto di vista il sistema mirrorless alla lunga può affaticare l’occhio. È vero che nella fotografia di viaggio non siamo 10 ore con l’occhio attaccato al mirino, tuttavia la stanchezza visiva dopo un po’ di ore si fa pesare (specialmente se confrontata ai sistemi reflex). Tuttavia mirrorless ha un vantaggio che reflex non può avere. La previsualizzazione dell’esposizione. Infatti quanto scatto con reflex non potrò mai vedere come “esce”la foto finché non ho scattato e revisionato la foto sul pannello lcd. Con mirrorless invece riesco già a farmi un’idea assolutamente accurata di come risulterà la foto ancor prima di aver scattato. Tuttavia questa feature aiuta sopratutto i fotografi alle prime armi. Una volta imparato a conoscere il modo in cui la macchina fotografica ragiona e lavora questa “implementazione” diventa assolutamente superflua.
Per queste ragioni dal mio punto di vista in questo aspetto vince ancora reflex.
DIMENSIONI
Reflex, da un punto di vista costruttivo, deve contenere più hardware (pentaprisma e specchio). Ovviamente per questa ragione è mediamente più grande e pesante. Stiamo parlando all’incirca di un 20% in più.
Nella mia esperienza professionale (in qualità di fotografo di moda) avere una camera più grande e pesante non rappresenta in assoluto un problema. Come fotografo di viaggio invece devo dire che spesso l’imperativo è quello di ridurre peso e volume. Se poi questo non si traduce in un calo di qualità delle prestazioni direi che abbiamo fatto bingo!
Per questo il punto in questo caso se lo aggiudica mirrorless.
QUALITÀ
Fino a qualche anno fa era assolutamente impensabile assoggettare la qualità delle reflex (full frame professionali) a qualsiasi mirrorless.
Oggi non è più così. Faccio un esempio che conosco bene. Canon 5D mk IV oggi, dal punto di vista di qualità del file è assolutamente identica a Canon Eos R. Anzi, alcuni addirittura sostengono che la Eos R sia una 5D mk IV intrappolata nel corpo di una mirrorless. Risoluzione, sensibilità Iso, velocità dell’otturatore, raffica, gestione del colore, dynamic range sono praticamente identiche…anzi in alcuni aspetti la Eos R è anche leggermente meglio (ad esempio gli Iso e la raffica).
Direi che questa voce finisce in un bel pareggio.
AUTOFOCUS
Per quanto riguarda l’autofocus e le riprese in condizioni di scarsa illuminazione, le reflex hanno generalmente regnato sovrane. Questo ha cominciato a cambiare con alcune fotocamere mirrorless di ultima generazione, come la Sony a7R III, la Eos R o la Nikon Z7. Oggi gli autofocus delle nuove mirrorless riescono a lavorare perfettamente anche in condizioni praticamente di luce nulla (cosa che prima risultava impossibile, rendendo le riprese in scarsa luce molto frustranti). Anche i sistemi di autofocus Mirrorless sono migliorati notevolmente. Ad esempio Canon Eos R si dice abbia il miglior sistema di autofocus mai creato (in assoluto). Devo dire che, dopo averla messa alla prova non posso che concordare. Autofocus velocissimo, sistema di tracking del volto (e degli occhi) e 6000 (si, avete capito bene, 6000) punti di messa a fuoco hanno creato un punto di svolta molto importante sull’evoluzione dell’autofocus delle camere digitali. Quindi possiamo dire che oggi più o meno reflex e mirrorless se la giocano ad armi pari, con un leggero vantaggio ancora da parte di reflex (Canon Eos R esclusa, quella vince).
VELOCITÀ DI SCATTO
Entrambe possono scattare a tempi di ripresa molto rapidi e, soprattutto, catturare velocemente molte immagini. Generalmente parlando, la battaglia l’hanno sempre vinta le reflex digitali di fascia alta (quelle dedicate a fotografi sportivi, come ad esempio la 1Dx). Tuttavia, a parte questi casi che escono un po’ dalle tipologie di macchine fotografiche dei fotografi di viaggio, le mirrorless hanno praticamente vinto. Questo perché fondamentalmente la mancanza di uno specchio facilita l’acquisizione di immagini in rapida sequenza. La meccanica più semplice delle fotocamere mirrorless consente infatti di scattare più foto al secondo. Un esempio? La Sony A9 può arrivare ad avere una raffica alla velocità di 20 foto al secondo. Imbattibile.
DURATA DELLA BATTERIA
Chiaramente sono lontani i tempi della fotografia analogica con macchine meccaniche che non necessitavano di batterie. Oggi i sistemi di fotografia digitale necessitano di alimentazione come il carburante per le auto.
Tuttavia le reflex offrono una netta e maggiore durata della batteria. Questo perché hanno la capacità di scattare senza utilizzare lo schermo LCD. Ciò gli consente di consumare meno energia (ovviamente questo discorso cade se si scatta in modalità live view).
Per un fotografo di viaggio questa non è questione da poco. Certamente se viaggiamo con reflex possiamo stare tranquilli anche con solo 2/3 batterie (ovviamente se queste sono in buone condizioni e originali). Con mirrorless invece dobbiamo considerare di aumentare il nostro parco batterie (almeno a 4 batterie). E dobbiamo anche ricordarci ogni sera di caricare tutte quelle che abbiamo esaurito nella giornata. Infatti non c’è nulla di più frustrante che rischiare di arrivare nel mezzo della nostra meta fotografica e restare senza camera perché le batterie sono scariche.
Per via di un workflow meno esigente questo punto va a reflex.
QUALITÀ DEI VIDEO
Anche se è vero che questo è un blog di fotografia e non tratta l’enorme argomento “cugino” del videomaking non possiamo non considerare la questione.
Non voglio entrare nello specifico di formati, framerate, log, sensori stabilizzati…questo è decisamente un argomento che dovrebbe essere approfondito in una sede più vasta di questo articolo.
Generalmente parlando però possiamo sintetizzare dicendo che le mirrorless sono superiori in tutto e per tutto. Non viene difficile capire il perché se pensiamo a modelli come la Sony A7 S, una mirrorless che praticamente è nata per fare video (e che, in più, può anche fare foto).
OBIETTIVI
La brutta notizia è subito servita. Obiettivi mirrorless non possono essere montati su reflex e viceversa.
Ovviamente se pensiamo a reflex ci riferiamo ad un sistema fotografico che esiste sul mercato da molto più tempo rispetto alle mirrorless. Per questo la scelta del parco ottiche è nettamente superiore, specialmente per quei brand come Nikon o Canon che producono lenti da una vita. Mirrorless offre una scelta decisamente più limitata. Tuttavia le mirrorless hanno la possibilità di montare degli anelli adattatori che consentono di adattare le lenti costruite per le reflex. Attenzione però, questi anelli spesso comportano una perdita di funzionalità e/o qualità (come ad esempio la scelta del diaframma, il rallentamento dell’autofocus, cadute di nitidezza…).
Ovviamente il futuro prevederà la nascita di sempre più lenti dedicate alle mirrorless, per cui nel tempo questo gap verrà colmato.
Per ora però, vince ancora reflex.
CONCLUSIONI
Se pensavate di arrivare alla fine di questo articolo con un netto vincitore, purtroppo non è così.
Oggi potremmo sintetizzare dicendo che entrambe hanno ragione di esistere ed entrambe hanno punti di forza e debolezze.
Se ad esempio cercate una camera più piccola e discretaprobabilmente dovreste acquistare una mirrorless. Viceversa se cercate un corpo dall’aspetto più robusto, una visione più naturale e un maggior parco obiettivi restate con le vecchie reflex.
Io, per ora, oltre alla mia Canon 5D mk IV, mi son fatto anche la Eos R. 😀
mmmm da fotografo professionista che ormai da anni lavora con mirrorless trovo questo confronto un po’ limitativo/datato con alcune pecche. Chiaro, dovuto all’esperienza personale, che però probabilmente è limitata a soluzioni di fatto acerbe nel mondo mirrorless (mi riferisco proprio a Canon e Nikon).
Impossibile non tenere conto di realtà come Olympus o Fujifilm che, non produrranno full-frame per scelta, ma hanno comunque sistemi in grado di produrre fotografie di alta qualità, adatte ad ogni lavoro…
Giusto qualche appunto:
Ridurre alla principale differenza nel mirino elettronico e a come si vede il mondo è limitativo. Nel senso che ci sono fior fior di mirrorless che utilizzano mirini ibridi (penso a x-pro della Fuji o alle Leica che talvolta evitano del tutto il mirino elettronico… e lo dico pensando al fatto che si tratta di soluzioni secondo me poco gradevoli).
Per quanto riguarda le dimensioni ok, ma la Canon ha prodotto una mirrorless “grossa”. E’ bene dire che, oltretutto, per chi volesse lavorare in studio, potrebbe avere una medio formato con le dimensioni di una normale reflex.
Velocità di scatto, ok, teniamo conto dell’evoluzione però. La nuova X-T3 della Fuji riesce ad arrivare a 30 fps. Valuterei la stessa macchina per l’autofocus.
Obiettivi, bé sicuramente il parco ottiche è a favore dei “vecchi” sistemi, ma anche qui sono stati prodotti obiettivi di una qualità sconvolgente (su più sistemi, si pensi oltre agli Zeiss Sony, a ottiche Fuji o Leica).
Il vero “vantaggio” a favore delle reflex, nei viaggi, lo ha avanzato secondo me un ragazzo che conosco che organizza proprio viaggi fotografici: in caso di condizioni estreme e in caso di necessità nello staccare un’ottica, il sensore è subito esposto a rischi.
Ciauuu
Ciao Andrea, grazie per la tua riflessione e per la tua risposta. Se conosci il blog saprai già che il nostro blog non ha una vocazione “tecnicista”. L’articolo piuttosto prende in considerazione le mie esperienze personali, quindi non valuta ogni singola innovazione che i vari brand propongono in fatto a mirrorless. Detto questo da canonista ho esposto le mie considerazioni, avendo recentemente upgradato il mio parco macchine.
Francamente ho provato a lavorare i file prodotti da Fuji xt2 e sono rimasto piuttosto deluso dal modo in cui puoi lavorare il file Raw, in particolare sulle cromie e sul dinamic range, che è ancora piuttosto lontano dai sistemi fullframe proposti da Nikon, Canon e Sony. Inoltre la mancanza di un sistema full frame fa pesare in negativo la possibilità di giocare con bokeh e dof.
L’idea davvero innovativa delle mirrorless, dal mio pdv è proprio nel mirino elettronico. Mirini a telemetro, come quelli prodotti con successo da brand quali Leica, sono esistiti da ben prima dell’arrivo del digitale. Sono molto interessanti per la street photography e per la possibilità di interazione maggiore con il mondo, tuttavia non offrono fondamentalmente nulla di innovativo.
Concordo con te quando dici che Canon ha fatto un bel “bestione” di mirrorless, ma risparmiare comunque un 20/30% di spazio/peso, quando vuoi fare travel photography senza rinunciare alla qualità estrema di macchine come Canon 5dMkIV e Nikon D810 resta comunque un vantaggio enorme. Altro vantaggio che ha Canon con una mirrorless oversize è la grande maneggevolezza ed ergonomia, cosa che si fa sentire in negativo in sistemi come Leica o Sony.
Per quanto riguarda ciò che tu consideri il “vero” vantaggio di reflex è anche qui relativo: Canon ha pensato a un (a mio avviso) geniale sistema che, nel momento in cui sviti l’obiettivo, chiude le tendine del sensore proteggendolo da eventuali impurità. Tuttavia sostituire la lente, specialmente in condizioni ambientali e climatiche non ottimali, sarebbe sempre da evitare.
Detto questo, spero di ricevere ancora tuoi commenti. A presto e grazie!
Corrado