Ovvero come fotografare i Mercatini di Natale.
On no, è Natale un’altra volta!
Tutti gli anni la stessa rottura: luci intermittenti ovunque che mi fanno venire un mal di testa tale che nemmeno un hangover da addio al celibato, profumi di spezie che manco un viaggio in India ogni volta che entro in qualche negozio, melodie di Natale onnipresenti che mi fanno pensare di essere entrata in un cartone animato Disney e di avere il mio tema musicale personale ogni volta che mi muovo, calendario impazzito fra mille appuntamenti, caffè, aperitivi, cene perchè “Ci vediamo prima di Natale per farci gli auguri, vero?” come se il mondo implodesse su se stesso il 26 dicembre.
Così shopping frenetico per comprare i regali a tutti, portafogli che piange ed io che recito “Fai che appaiano 100 €, fai che appaiano 100 €” tenendomi aggrappata alla speranza che magicamente questi compaiano ogni volta che lo apro, solo per scoprire che no, non ho ancora questo potere. E la cosa peggiore di tutte: la gente. Vi siete mai accorti che durante il periodo prenatalizio la gente si moltiplica? Tipo il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesù. Persone che camminano sui marciapiedi, automobili che posteggiano selvaggiamente dal momento che “Scusa, devo solo scendere a ritirare un pacco”, persone che aggrediscono per accaparrarsi l’ultima taglia, l’ultimo pezzo, l’ultimo non so che, c’è sempre un ultimo di mezzo. Persone a destra, persone a sinistra, persone di sotto e di sopra… arghhhhhh!
Per chi nasce Grinch come me, c’è poco da fare per superare questo periodo indenni: chiudersi in casa e arrivederci a gennaio.
Ma poi, in casa, sotto la mia coperta e con la mia tazza di tè fumante tra le mani guardo dalla finestra e… “Quanto vorrei che cominciassero a scendere tanti piccoli fiocchi di neve!”
La neve è magica, mi mette sempre di buon umore e mi fa pensare alla mia città, a Bolzano.
E così in men che non si dica io e Corrado siamo in viaggio.
Destinazione: Bolzano, i mercatini di Natale.
Ah, l’atmosfera natalizia!
Tutto quello che detesto del Natale qui mi si presenta in un modo diverso, mi sento persino in armonia con le persone intorno a me!
Di colpo tutto cambia, le luci che mi facevano impazzire sembrano tante lucciole in festa, i profumi nauseabondi ora mi mettono appetito, ad ogni angolo gente che suona strumenti della tradizione ed io che mi riscopro ad applaudire finita la canzone.
Non c’è Natale più bello del Natale in Alto Adige!
Le luci, i colori, i suoni, i profumi mi fanno tornare bambina e mi fanno esclamare “È di nuovo Natale!”
Informarsi prima di partire
Fortuna vuole che una delle qualità migliori degli altoatesini sia l’organizzazione, quindi sarà facile informarsi ed organizzarsi al meglio prima di mettersi in viaggio.
I migliori mercatini di Natale in Alto Adige sono quelli di Bolzano, Merano, Bressanone, Vipiteno e Brunico. Come si vede dalla mappa ognuno ha il proprio sito internet dove si possono trovare le informazioni pratiche di cui abbiamo bisogno, dagli orari di apertura ai modi per arrivarci (in auto, in treno o in pullman) fino ai luoghi per posteggiare per evitare lunghe code in auto e scazzottate per accaparrarsi l’ultimo parcheggio libero.
L’unico vero consiglio che mi sento di dare è di evitare il weekend e i ponti festivi. Andando in un giorno feriale potremmo goderci tutta l’atmosfera natalizia senza farci prendere da un improvviso istinto omicida.
So che per alcune persone questo è impossibile causa lavoro. In questo caso l’unica cosa che resta da fare è armarsi di pazienza: ci sarà tantissima gente e questo ci porterà a lunghe ore di coda in autostrada al ritorno.
Saremo comunque ripagati dalla bellissima giornata che avremo vissuto. Le luci, i colori e le musiche ci faranno tornare bambini, le bancarelle ci faranno venire voglia di comprare qualunque cosa vedremo esposta ed in ultimo, ma non per importanza, il nostro spirito sarà saziato dal soul food per eccellenza: dense cioccolate calde, bollente punch all’arancia e una miriade di dolci per tutti i gusti che solo a guardarli fanno venire il diabete.
Fotografare i mercatini di Natale
L’unica regola che ci dobbiamo prefissare è la seguente: focalizzare la nostra attenzione.
Saremo infatti assaliti da così tanti input che all’inizio ci sentiremo talmente spaesati da non voler nemmeno tirare fuori dallo zaino la nostra macchina fotografica.
Rilassiamoci e pensiamo che non stiamo praticando un’operazione a cuore aperto su qualcuno. Teniamo sempre a mente che, anche nel caso in cui non saremo soddisfatti delle nostre fotografie, almeno avremo passato una bella giornata.
L’ideale sarebbe quello di avere una macchina fotografica che gestisca con efficienza ISO piuttosto elevati: i Mercatini cominciano ad essere affascinanti quando si accendono le luci ed inizia l’ora del crepuscolo, più o meno verso le 16.30. Sempre per la stessa ragione sarebbe un plus avere un’ottica molto luminosa. Questo per due ragioni: la prima è per avere extra luminosità e la seconda è per avere degli sfocati molto gradevoli, che hanno una resa splendida con le luci natalizie.
Noi abbiamo fotografato praticamente sempre a f2.8 con ISO che variavano da un minimo di 400 ad un massimo di 2000.
Preventivamente avevamo portato con noi il nostro speedlight per avere un rinforzo di luce in caso questa mancasse. In realtà non si è rivelato utile perché la luce artificiale aggiuntiva toglieva un po’ di magia all’atmosfera.
Abbiamo focalizzato la nostra attenzione fondamentalmente su due elementi: le decorazioni natalizie e i caratteristici volti degli abitanti del Sud Tirolo che scendono in città per vendere i loro prodotti. Solitamente diamo il consiglio di non replicare cartoline già esistenti e di metterci un po’ di interpretazione personale, ma non c’è niente di male ad utilizzare dei clichè una volta ogni tanto: se si chiamano clichè ci sarà un motivo!
Per fotografare le persone nei loro tipici e caratteristici costumi o nei loro stand valgono le regole già affrontate nel post Fotografare uno sconosciuto, contrariamente a quello che possiamo pensare tutti sono disponibili ed estremamente gentili. Non solo nessuno si è rifiutato ma molti si sono dimostrati interessati e ben contenti di farsi fotografare!