L’incognita della scelta. Vi è mai capitato di tornare a casa dopo una giornata di lavoro e pensare: stasera mi guardo un bel film! Niente di più semplice, basta sedersi, schiacciare qualche pulsante e via. E invece no! Cosa scegliere, questo è il vero dilemma. In un panorama soffocato da offerte di ogni genere sei inevitabilmente destinato a rosolare sul fuoco lento del dubbio. Netflix, Amazon Prime, Tim Vision, Sky per chi ha la fortuna/sfortuna di averlo. Biliardi di ore di contenuti e tu (io), ebete, fissi lo schermo chiedendoti: e ora? Mi guardo un thriller, un horror, un documentario? I minuti passano e sei ancora più confuso. Magari mi sparo una puntata di una serie televisiva non troppo impegnativa, mi stanno già calando le palpebre… Ecco, lo stesso amletico quesito si è riproposto nel portare avanti questa rubrica. Dopo l’incursione in Tibet, quale paese scegliere? Il mondo non è piccolo, è drammaticamente vasto: le nazioni comunemente riconosciute sono 196, mica poche. Poi mi sono ricordato di Auguste Dupin, il personaggio nato dalla penna di Edgar Allan Poe. Nel racconto La lettera rubata l’inusuale detective impartisce una lezione esemplare. Molto spesso le cose che cerchi sono sotto il tuo naso. Di fronte al Tibet c’è un paese anzi, una civiltà enorme: l’India.