LIKE MILJIAN, LA VITA E IL VIAGGIO

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LIKE MILJIAN, LA VITA E IL VIAGGIO

Una famiglia pronta a partire per il mondo. Scorrendo i blog di viaggi un po’ per caso e un po’ per destino, ci siamo imbattuti in questa famiglia. Una famiglia come tante, ma che, per il loro carattere, il loro amore e la loro voglia di avventura, è una famiglia speciale. Incontriamo Miki, Julien, Teo e Lia prima che partano per il loro viaggio intorno al mondo. Perché chi l’ha detto che non si può essere avventurosi anche quando si è genitori di due splendidi bambini under 2?

10 botta e risposta:

Nome: Julien, Miki, Teo e Lia.

Occupazione: Imprenditori, autori autodidatti, storytellers, presto giornalisti di viaggio.

Luogo del cuore: Santa Croce, Firenze. Place de la Sorbonne, Parigi. Ben Than Market, Ho Chi Minh City. Upper West Side, New York. E qualsiasi stazione dei treni del mondo intero.

Libro del cuore:

Julien : L’envers du paradis
Miki : qualsiasi storia, purché sia scritta da Jane Austen
Teo : Biblo sauri (=il libro dei dinosauri)
Lia : qualsiasi libro in cui le pagine possano essere staccate e mangiate

Film preferito:

Julien & Miki : Begin Again di John Carney
Teo : Curious George – The movie
Lia : qualsiasi cosa basta vederlo in braccio alla mamma

Il giorno più bello della vostra vita: quello che non ci siamo resi conto ci avrebbe stravolto la vita. Il giorno del nostro incontro.

Il giorno più brutto della vostra vita: non c’è. Anche da quello meno piacevole se ne esce imparando qualcosa.

Il viaggio più bello: Vietnam 2014. E sicuramente quello che stiamo per intraprendere.

Il vostro motto: Verso l’infinito e oltre.

Ora conosciamoci meglio. Ci raccontate un po’ di voi?

Cosmopoliti nel sangue, abbiamo in noi un po’ di Francia e un po’ d’Italia. Dopo esserci conosciuti a Firenze nel 2009 quando ancora studenti fuori sede (Miki é bergamasca e Julien parigino), poco più di un anno dopo ci trasferiamo a Parigi, dove costruiamo la nostra vita e la base del nostro lavoro. Nel 2015 a noi si unisce Teo, e con lui la necessità di lanciarci in una nuova esperienza, tornando in quella che per noi é la città dell’Amore. Quando Teo ha 6 mesi, torniamo a Firenze. Così, quasi per caso, sicuramente per passione, qualche mese dopo nasce likemiljian.com, che altro non é che il diario delle avventure di una famiglia sotto i cieli fiorentini. Il progetto funziona subito, acquisendo parecchi amici lettori sul percorso, al punto da diventare un vero lavoro a tempo pieno. La nostra passione per la scrittura, associata alla fotografia, e un semplice amore per la vita, i colori e la nostra famiglia diventano marchi di fabbrica. Ad un momento di importante conversione professionale e umana, prendiamo la grande decisione di continuare a fare ciò’ che più ci piace nella vita, in ogni parte del mondo. Da settembre non avremo più una casa e diventiamo viaggiatori a tempo pieno.

Quando è iniziato il vostro amore per i viaggi?

Probabilmente l’abbiamo sempre avuto in noi, ma si é realmente concretizzato da quando ci siamo conosciuti. Ogni momento libero é sempre stato per noi l’occasione di prendere un treno e partire. Vicino, lontano, poco importa. Siamo curiosi della vita, amiamo scoprire. La passione che entrambi condividiamo per la storia ci ha aperto la mente, le occasioni e le nostre gambe hanno fatto il resto.

Quale ruolo ha la fotografia nella vostra vita e nei vostri viaggi?

Primordiale, fondamentale, insostituibile. La macchina fotografica é a tutti gli effetti il quinto elemento delle nostra famiglia. Fino a farlo diventare parte integrante del nostro lavoro.

Tutti, almeno una volta nella vita, sognano di mollare tutto e partire verso l’ignoto, ma pochi hanno il coraggio di farlo. Cosa vi ha spinto a dire “Questo è il momento. Partiamo ora?”

Una congiunzione di eventi. La possibilità di farlo sotto ogni punto di vista, in particolar modo quello lavorativo. Essendo entrambi imprenditori e freelance, non abbiamo nessun limite lavorativo che ci tiene legati ad un posto. Lavoriamo da casa, entrambi. Possiamo essere in qualsiasi posto nel mondo, basta avere un computer. Farlo diventare il nostro lavoro ci sostiene sotto il punto di vista economico. I nostri bimbi sono ancora piccoli, o ora o mai più. E poi coraggio e un po’ di pazzia non ci mancano 😉

Abbiamo letto sul vostro blog due bellissime lettere che avete scritto ai vostri bambini, che si spera leggeranno quando saranno grandi. Questo viaggio è anche per loro. Quali sono i valori che volete insegnare ai vostri figli attraverso questa avventura?

Umiltà, tanta. Spirito di adattamento. Curiosità. Amore per la scoperta.

Prima tappa Bali. E poi? Come deciderete la vostra prossima destinazione?

Abbiamo un planning definito per i primi due mesi. Sappiamo dove saremo per i primi quattro. Poi ci facciamo guidare dai progetti, dalle necessità e dalle nostre volontà. In ogni caso sappiamo che Indonesia, Malesia, Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam saranno le nostre prime “case”.

Che tipo di viaggiatori siete?

Siamo viaggiatori curiosi. Andiamo ovunque ci sia qualcosa di bello e che ci faccia stare bene. Che sia dormire sotto le stelle o in un palace, basta che ci sia un buon feng shui.

Come vivrete una volta partiti? Avete un piano o lasciate tutto al caso?

Per quanto si possa essere un po’ hippie e un po’ nomadi, niente può’ essere lasciato al caso quando si é responsabili di due bambini, altrimenti diventa incoscienza. Siamo molto organizzati. Abbiamo valutato ogni dettaglio in modo tale da prevedere il più possibile ed evitare sorprese poco piacevoli.

La domanda è un po’ scomoda, ma sicuramente è la prima che viene in mente a tutti quando si pensa ad un viaggio di questo tipo: come vi manterrete una volta in viaggio?

Il viaggio é parte integrante del nostro lavoro. Come dicevamo appunto prima, siamo due freelance, possiamo lavorare ovunque siamo. Inoltre, abbiamo sviluppato una rete di partnership che ci accompagnerà durante tutto il viaggio. Oltre a dedicarci ad altri progetti orientati sulle notre passioni.

Sui social siamo abituati a vedere solo i momenti felici della vita delle persone. Anche se non ve lo auguriamo, durante questa vostra avventura ci saranno dei momenti tristi, di nostalgia, di ripensamento, dove i problemi sembreranno ingigantiti dalla lontananza da casa, dalla zona di comfort. Il cosiddetto “altro lato della medaglia”. Come pensate di affrontarli?

Nella nostra famiglia la comunicazione é primordiale. Di problemi ce ne sono tutti i giorni, non é la distanza da una zona predefinita che ne fa avere per forza di più, in particolar modo per noi, che in realtà “lontani da casa” lo siamo da parecchio. Siamo abituati a gestire molte situazioni “estreme”, spesso complesse. Positivi per natura, ci mettiamo spesso in discussione e già il confronto e la parola aiuta nella maggior parte dei problemi. Ognuno ha i propri punti di sfogo : quello di Miki ad esempio é la scrittura. Capita che nei suoi post scriva e condivida alcuni momenti di fatica e nostalgia. Anche questo fa parte del percorso.

Quali sono i suggerimenti che vi sentite di dare a chi vuole intraprendere un viaggio, anche non impegnativo come il vostro, in famiglia?

Comunione d’intenti, organizzazione e flessibilità. Considerare sempre i bambini, il fatto che hanno ritmi diversi rispetto agli adulti, e quindi trovare attività che li facciano svagare e divertire. E poi godersi a pieno ogni momento in famiglia. Sono i ricordi più belli. Una bella serata tutti insieme sulla spiaggia al tramonto può essere davvero rigenerante 🙂 E vivere momenti straordinari con i nostri bambini é per noi la cosa più importante.

Per conoscere più a fondo l’avventura della famiglia Miljian

www.likemiljian.com

Instagram @mikimiljian

Facebook @likemiljian

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