Le 10 App da avere per un viaggio fotografico

Le 10 App da avere per un viaggio fotografico www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / Trevisan
Le 10 App da avere per un viaggio fotografico

Fotografo da più di 10 anni. La fotografia dai miei esordi è cambiata, diventando una disciplina quasi completamente diversa. Se ci penso mi viene la lacrimuccia nostalgica. Era un mondo fatto di suoni meccanici, di rullini, di acidi e ingranditori. Le discussioni sulle novità spesso vertevano sui vari modelli di pellicole e il massimo del digitale era avere il datario o il display del contascatti. Il digitale aveva appena fatto capolino, ed era un esclusiva per professionisti o tasche particolarmente abbienti; all’epoca non ero ancora il primo mentre non sono mai stato il secondo 🙁

Oggi l’evoluzione in fotografia è estrema, frenetica e rapida e gli strumenti di cui dispone un fotografo 2.0 vanno ben oltre macchina fotografica e obiettivi. E’ un mondo fatto di continue novità e il cambiamento è così repentino che spesso è difficile stare al passo.. Una delle categorie che si evolve più rapidamente è certamente quella delle App. Ovvero tutti quei programmi e programmini disponibili per smartphone e tablet che hanno (o dovrebbero avere) il compito di semplificarci la vita in viaggio.

La scelta

Per la fotografia e per un fotografo di viaggio ne esistono veramente a badilate. Premetto che in questa lista, aggiornata a Luglio 2017, ho tralasciato le app di fotoritocco, i vari filtri, gli effetti grafici vari ed eventuali. Credo che il processo di post produzione non vada fatto su tablet o smartphone, né tantomeno è di vitale importanza farlo durante il viaggio. Inoltre l’elenco stato pensato più per il fotografo viaggiatore (con tanto di reflex al collo) piuttosto che per chi usa lo smartphone come macchina fotografica. Per cui ve lo dico già, non troverete i vari Snapseed, Papercamera e Sphere360 ecc.Detto questo, di seguito un elenco delle app che reputo fondamentali.

 

  • The Photographer’s ephemeris

    Disponibile per desktop (gratis) e per smartphone (€ 8,99), abbiamo già a lungo parlato di questa app in altri articoli. L’ho messa al primo posto perchè la considero un vero e proprio must per il fotografo di viaggio, in particolare per la fotografia di paesaggio. Fondamentalmente la sua funzione è quella individuare le dinamiche del sole e della luna. Noi inseriamo la posizione geografica e la data del giorno in cui vogliamo visitare il luogo. TPE provvederà a indicarci la posizione del sole e della luna in ogni momento di quella giornata con informazioni importanti quali orari di alba e tramonto (inclusa blue e golden hour) e direzione delle ombre. Io e Sara la usiamo tantissimo, specialmente per comprendere in anticipo quali condizione di luce ci dobbiamo aspettare da uno scenario che abbiamo programmato di fotografare.

 

  • Mappa Stellare

    (gratis) Ecco un’altra app molto utile per chi come noi, alla movida notturna, predilige la fotografia. Sfruttando la realtà aumentata ci consente di individuare la posizione delle costellazioni e della Via Lattea, oltre ad aiutarci a comprendere in anticipo i movimenti delle costellazioni. É particolarmente utile se l’intento è quello di fotografare la Via Lattea, in quanto non è facilmente visibile a occhio nudo, a meno che non vi troviate in un posto veramente ma veramente buio. Inutile dirlo, se andate a Ibiza per la vita notturna, non sapreste che farvene.

 

  • Light Pollution Map-Dark Sky Finder

    (gratis) Ma se vogliamo davvero fotografare la Via Lattea anziché andare in disco a Ibiza, come facciamo a individuare un’area geografica veramente buia? Light Pollution Map-Dark Sky Finder provvede a indicarci quali possono essere i posti più bui (che sono anche i migliori per l’astrofotografia). Sulla mappa verranno visualizzate, in sovrapposizione, delle aree colorate. In base all’intensità del colore sappiamo quanto un area è soggetta a inquinamento luminoso. La bella notizia è che la app funziona molto bene, la brutta è che l’Europa presenta veramente pochissimi luoghi completamente bui. Per fortuna nostra alcune aree delle Dolomiti fanno ancora parte di questi ultimi.

 

  • Xposure

    (gratis) É un’app dall’aspetto carino, semplice e intuitivo. Offre molteplici funzioni fra cui senz’altro la più utile è il calcolatore di profondità di campo. Inserendo una serie di informazioni indispensabili (fra cui lunghezza focale, distanza dal soggetto e apertura di diaframma) ci dice quanta profondità di campo avremo prima e dopo il soggetto messo a fuoco. La sua funzione, specialmente nella fotografia di paesaggio, è particolarmente adatta a calcolare l’iperfocale, ovvero il miglior setting per ottenere la massima profondità di campo possibile. La app offre anche altri strumenti come quello che ci fornisce orari di alba e tramonto.

 

  • Easy release

    (€ 9,99) Dalla fotografia di paesaggio passiamo alla street photography. La possibilità di utilizzare immagini in cui sono presenti delle persone è soggetta a leggi di tutela della privacy e la giurisdizione varia da nazione a nazione. Tuttavia, generalmente parlando, per utilizzare un’immagine in cui immortaliamo una persona è necessario avere il consenso della stessa. Con quest’applicazione sarà veramente facile poter ottenere la liberatoria fotografica da qualunque soggetto si abbia fotografato (sempre che questo sia disposto a concedercela). É sufficiente impostare un modulo personalizzato di liberatoria che chiunque potrà firmare semplicemente scrivendo sullo smartphone con il dito. Successivamente verrà generato un pdf che si potrà immediatamente inviare via email al soggetto.

 

  • Pluto Trigger

    (€ 112) Ok, lo ammetto questa non è solo un’app ma funziona solo grazie all’hardware con cui viene venduta. Nonostante il costo così elevato ciò che promette di fare è veramente interessante. Fondamentalmente questo trigger viene montato sulla slitta del flash della reflex e lo stesso viene collegato tramite cavo (venduto separatamente ) sempre alla reflex. Una volta scaricata l’app e associato Pluto allo smartphone avremo a disposizione diverse funzionalità. Le più interessanti sono certamente lo scatto remoto (per controllare la camera a distanza) e l’intervallometro (per fare scatti multipli a distanze prestabilite di tempo. Indispensabile per i timelapse). Pluto funziona anche come trappola fotografica, il che non significa che possiamo usarlo per catturare i roditori che popolano cantine e garage. In quanto sensibile a suoni, luci e movimenti Pluto provvederà a fotografare appena avvertirà dei cambiamenti. Il che si traduce in svariate possibilità, fra cui fotografare i fulmini, fotografare fauna selvatica, congelare esplosioni ecc. In altre parole apre le porte a molteplici usi creativi il che, tutto sommato, ne giustifica i costi.

 

  • Instagram + Pinterest

    (gratis) Ok, qui sconfiniamo nel mondo dei social media. Tralasciando le funzioni più strettamente legate alla vita sociale le due popolari app possono essere particolarmente utili per trovare un compendio iconografico di un determinato luogo. Mi spiego meglio: se ad esempio dovessi decidere di fotografare il ponte di Brooklyn, posso effettuare una serie di ricerche che mi consentano di capire come questo è stato interpretato da altri. Non tanto per copiare, semmai per carpire sensazioni e comprendere meglio ciò che può (o non) piacermi. Nello specifico Pinterest è particolarmente interessante anche perché mi permette di salvare queste ricerche e creare delle pinboard. Ad esempio, come abbiamo già raccontato nell’articolo Prepararsi con le Moodboard, noi creiamo spesso delle pinboard che poi all’occorrenza usiamo come compendio iconografico .

 

  • Here Maps

    (gratis) Un’app non strettamente legata alla fotografia. É essenzialmente un navigatore, la cui funzione è particolarmente utile per un road trip, in quanto, anche se perdersi può essere un’esperienza anche positiva, nella maggior parte dei casi non lo è. Se ti trovi come è capitato a noi in mezzo al deserto, dove la strada asfaltata finisce hai tre opzioni: o ti fidi del tuo navigatore, o torni sui tuoi passi o ti fermi aspettando la morte. Nel mondo dei navigatori esistono veramente un’infinita di scelte. La scelta è caduta su queste popolari mappe sviluppate da Nokia, in quanto sono le uniche che funzionano (bene) anche in modalità offline, ovvero sfruttando il Gps e non la rete internet, che in luoghi come un deserto è fantascienza.

 

  • Spotify

    (gratis, premium € 9,90 al mese). Anche qui ci allontaniamo dal mondo strettamente fotografico. Che viaggio sarebbe senza la giusta colonna sonora? Spesso è proprio la musica a darci il giusto umore per un progetto fotografico. Spotify consente di accedere a un database pressoché infinito di musica, di tutti i generi e per tutti i gusti. La versione premium offre fondamentalmente 3 implementazioni: miglior qualità del suono, niente pubblicità e la possibilità di ascoltare i propri brani preferiti anche in modalità offline.

 

  • Weather Underground

    (gratis). Fondamentalmente non è indispensabile che sia proprio WU. Ciò che conta è avere delle previsioni meteo affidabili. Sapere che temperature e condizioni climatiche aspettarci da un viaggio, specialmente se questo è a scopi fotografici, è di vitale importanza. La scelta è caduta su WU, un app statunitense, perchè si è rivelata estremamente affidabile e accurata.