Fotografare il Golden Gate Bridge

Fotografare il Golden Gate Bridge www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / Trevisan
Fotografare il Golden Gate Bridge

Considerato non solo il simbolo della baia di San Francisco  ma anche una delle icone dell’architettura della West Coast americana, il Golden Gate Bridge rappresenta un soggetto di estremo interesse per ogni fotografo che visita la meravigliosa San Francisco.

Anche se nel tempo ha perso il suo primato di ponte sospeso più lungo del mondo, con una lunghezza complessiva di quasi 3 km e una luce fra le campate di 1282 m, grazie alla sua caratteristica struttura, allo splendido scenario nel quale è avvolto e al suo inconfondibile color rosso/aranciato (tecnicamente è International Orange), il Golden Gate Bridge non ha di certo perso il suo fascino, restando una delle mete preferite per i fotografi in visita alla città.

COME RAGGIUNGERLO

Premetto che io e Sara, durante il nostro viaggio a San Francisco, risiedevamo in una bettola di Hotel situata sulla famosa Lombard Street che però aveva il vantaggio di essere in posizione centrale. Per questo per tutta la settimana del nostro soggiorno, abbiamo scelto di muoverci a piedi. Miracolosamente nonostante la qualità non proprio eccelsa del nostro Hotel (per usare un eufemismo) avevamo una finestra che offriva un’incantevole vista sulla baia con scorcio proprio sul Golden Gate Bridge. Effettivamente dalla finestra sembrava piuttosto vicino, quindi ci siamo detti: “visto che ce la stiamo girando a piedi perchè non raggiungere a piedi anche il ponte?”. Beh, col senno di poi la cosa si è rivelata piuttosto impegnativa, anche se per nulla impossibile. Il Golden Gate dista circa un paio d’ore di camminata dalle aree centrali della città il che, se si considera il ritorno, si traduce in circa 4 ore di cammino. Se a queste si aggiungono tutte le soste fatte per fotografare, mangiare, bere, fumare ciò che ne è uscita è stata un’escursione che ci ha occupato praticamente tutto il giorno. Ma ne è stravalsa la pena. La passeggiata lungo CrissyField, la lunga spiaggia / parco che da San Francisco raggiunge il ponte è estremamente gradevole ed offre una piccola ma preziosa fuga dal caos metropolitano. Francamente nonostante la stanchezza che ci ha afflitto al ritorno la rifarei e mi sento assolutamente di raccomandare quest’esperienza.

Ovviamente volendo si può raggiungere il ponte anche con i mezzi pubblici o in automobile. Oppure per chi si sente pigro ma con lo spirito green suggerisco di noleggiare una bicicletta in uno dei numerosi bike rental dal centro della città e percorrere la pista ciclabile che fiancheggia la spiaggia in direzione ovest. In meno di mezz’ora saremo alle porte del ponte.

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CONSIGLI PRATICI

San Francisco è una città particolare, unica sotto tutti i punti di vista. Non da meno da quello metereologico. Caratterizzata da estati gelide, inverni miti, una costante instabilità meteorologica e soprattutto dalla tipica nebbia che ha fatto impallidire anche un bresciano ciuccianebbia come me.

Indipendentemente dal periodo dell’anno, nell’arco di una giornata, a San Francisco potete svegliarvi con il sole, poi trovare dense nuvole, poi ancora sole, poi nuvole e pioggia e per finire nebbia che inghiotte letteralmente la città. Il tutto infarcito da venti intensi e pungenti. Per queste ragioni un viaggiatore fotografo deve essere preparato a tutto. Per sè e per la propria attrezzatura. Vestirsi a cipolla è un classico che va sempre bene, ma è doveroso portare anche delle protezioni per il vento e la pioggia (quest’ultimo consiglio vale anche per la reflex). Per finire una crema protettiva per il sole, specialmente se siete nel periodo che va da maggio a ottobre e scarpe comode, in quanto ci sarà da scarpinare.

Inoltre una volta raggiunto il ponte ci si accorgerà di una peculiarità non del tutto indifferente. Il ponte balla. E parecchio. Sul ponte si ha la stessa sensazione di essere su un traghetto che affronta un mare agitato. Ciò è dovuto alla sua peculiare caratteristica architettonica, in quanto è costituito da moduli semi-indipendenti. La scelta ingegneristica è stata dettata dal fatto che San Francisco poggia sulla famosa faglia di Sant’Andrea il che la rende una città soggetta a terremoti frequenti. Grazie a questa particolare struttura il ponte è in grado, dicono gli esperti, di affrontare anche terremoti estremi, come il tanto famigerato Big One (il grande terremoto che deve ancora arrivare a colpire la California). Per questo, se siete persone che soffrono di mal d’auto o mal di mare premunitevi di strumenti per combattere il senso di nausea che potrebbe colpirvi trasformando una splendida esperienza in un incubo.

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CONSIGLI FOTOGRAFICI

Che attrezzatura portare? Innanzitutto premetto che non serve il cavalletto per fotografare il Golden Gate Bridge. Ovvero potrebbe servire, ma solo per fotografarlo dalla terraferma in una spiaggettina non sovraffollata. Raggiunto il ponte, data la scarsa larghezza dell’area pedonale in relazione al numero di turisti che lo percorre, sarà praticamente impossibile non solo posizionarlo, ma anche semplicemente estrarlo dallo zaino.

La lente migliore, dal mio punto di vista è stata quella grandangolare. Ho provato ad utilizzare anche un’ottica normale e un medio tele; tuttavia non mi hanno dato l’appeal giusto. L’uso del grandangolo invece mi ha offerto benefici sia per le foto fatte da terra che per quelle fatte dal ponte. Dandomi un punto di vista piuttosto ampio mi ha permesso sia di creare una buona “cartolina” che delle immagini astratte piuttosto aggressive. Tuttavia ritengo che sia una scelta soggettiva, in quanto la resa fotografica del ponte è buona anche con l’uso di lunghezze focali diverse.

L’uso di un filtro polarizzatore è altamente raccomandato in quanto permette di avere una saturazione più intensa dei cieli e, anche nell’eventualità di un cielo nuvoloso, permette di rendere le nuvole più dense e drammatiche.

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Dal punto di vista fotografico il ponte è bello e fotogenico in tutto e per tutto, sia fotografandolo dalla terra ferma che restando sul ponte stesso. Esistono veramente un’infinità di modi diversi di fotografarlo e interpretarlo. I punti più comuni da cui fotografarlo sono sia sud che a nord: a sud troviamo Baker Beach, situata piuttosto distante a ovest, verso l’oceano. In alternativa proprio sotto il ponte a est vi è Fort Point. Il più grande classico punto di vista delle fotografie del Golden Gate è a nord ovest, presso Battery Spencer, in pratica sulla sponda opposta. Essendo le distanze non propriamente agevoli specialmente se siete a piedi consiglio di fare come noi: abbiamo optato per uno solo di questi punti di vista, ovvero Fort Point. Se decideste altresì di muovervi in auto sarà sicuramente fattibile scegliere di visitarli tutti.

Una volta scelto il punto di vista e scattata l’immagine “icona” del Golden Gate da uno di questi punti di osservazione dirigetevi sul ponte. Questa è una tappa che va fatta necessariamente a piedi. In auto il ponte si presenta come un ponte autostradale: 4 corsie, andatura sostenuta e nessuna possibilità di sosta. Per cui se l’obiettivo è quello di fotografarlo parcheggiate la vostra auto in uno dei parcheggi (a pagamento) situati presso l’inizio del ponte.

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Raggiunto il ponte noteremo immediatamente che il punto di vista fotografico cambia radicalmente, forzando in una certa misura anche il modo di interpretarlo. Se dai punti di osservazione sulla terraferma saremo portati a fare delle fotografie in stile più paesaggistico / architettonico, magari inserendo elementi in primo piano e il ponte sullo sfondo oppure rendendo il ponte protagonista in relazione al paesaggio che lo circonda, dal ponte stesso avremo una prospettiva completamente diversa, fatta di travi e tralicci metallici, massicci bulloni e geometrie pazzesche. Il tutto immerso in un rosso aranciato che crea un contrasto cromatico meraviglioso con i cieli blu di una giornata serena. Se non aveste la fortuna di trovare i cieli limpidi non disperate: il contrasto formale che si crea fra le geometrie del ponte e le dense nuvole sullo sfondo possono dar vita ad immagini a cavallo fra l’astratto e il figurativo di sicuro impatto. Guardate verso l’alto giocate con le geometrie e provate per un attimo a immaginare di essere immersi in un quadro astratto.

E se ci fosse la nebbia? Beh in tal caso ancora meglio. Anche se non l’abbiamo fotografato abbiamo visto la spettralità della nebbia della baia che pian piano inghiotte il ponte in un effetto che sembra un mix fra un film apocalittico e fantascientifico.

Un ultimo dettaglio non indifferente. Una volta raggiunto il ponte non focalizzatevi solamente sul ponte in sè. Basta buttare un occhio a est e avrete una meravigliosa cartolina con la splendida baia e la città di San Francisco sullo sfondo. Mica male direi.

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Indirizzo: Golden Gate Bridge, San Francisco, CA, Stati Uniti

Coordinate geografiche: 37.819937, -122.478250