Cattivi Vicini
EL HOMBRE DE AL LADO di Mariano Cohn e Gastón Duprat (2009)
Prendete questa tappa come una breve digressione. Come se, durante il viaggio, vi invitassero a trascorrere qualche ora in un posto esclusivo. Lasciamo che Mariano Cohn e Gastón Duprat ci conducano all’interno della casa Curutchet, disegnata da Le Corbusier. Dimenticate la villa e il suo degrado, ora conosciamo la parte più raffinata della società argentina e di Buenos Aires in particolare. Leonardo è un designer rispettato e vincente che, assieme alla figlia e alla moglie, ha il privilegio di abitare la suddetta casa. Qui il buon gusto, tra arredamento e frequentazioni, regna sovrano. Capite bene quindi che se vi arriva un vicino e ti apre un’orribile finestra proprio di fronte alla tua cucina beh… l’armonia crolla. E Viktor non può essere che la persona più lontana dalla sensibilità di Leonardo: rude, sgraziato, maleducato, ovviamente di bassa estrazione sociale. Ricordate come Relatos Salvajes lavorava sullo scambio dei ruoli tra preda e predatore? Ecco, anche in questo caso il conflitto conduce il protagonista a svelare una natura tutt’altro che dissimile da quella di Viktor. Cohn e Duprat non sono nuovi a questa dissacrazione dell’arte e dell’artista. Anche nel recente El Ciudadano Ilustre si divertono a demolire il mito, stavolta dello scrittore, ragionando sul ruolo della cultura nella nostra società. Paradossalmente Leonardo acquista umanità mano a mano che il rapporto con il dirimpettaio si approfondisce, o quantomeno risulta più autentico rispetto alla macchietta intellettuale che ci viene proposta all’inizio. Ancora una volta viene messo in scena uno scontro sociale, una difficoltà di comunicazione che si risolve in un twist sorprendente quanto spietato.
Appunti di viaggio:
- —> Momenti indimenticabili n°1 = La taciturna figlia di Leonardo balla una canzone che più pop non si può. Sullo sfondo vediamo la celeberrima foto di Che Guevara scattata da Alberto Korda, virata in rosa shocking.
- —> Momenti indimenticabili n°2 = In una scena che rasenta il geniale, Viktor, chiamato a gran voce dal vicino, pratica un taglio verticale lungo la tela adoperata a coprire la maledetta finestra. Anche Victor, al pari di Leonardo, può essere creativo. Inconsapevolmente ha prodotto la replica di un Fontana. Il re è nudo.
