Esiste un luogo nel mondo dove la guerra sembra non cessare mai. Anche se ha conosciuto intensità diverse, la violenza si è radicata così profondamente da trasformarsi in routine. Ciò che conosciamo – o meglio – ciò che conosco del conflitto israelo-palestinese proviene dalle notizie, dai reportage, dalle innumerevoli pagine spese nel tentativo di spiegare un dramma irrisolvibile.
Il cinema ha percorso molte strade per raccontare la guerra per la Terra Promessa, anche attraverso soggetti di finzione. Tuttavia è forse il documentario il veicolo che più di altri ha saputo tradurre in immagini forti e imprescindibili la complessità della situazione. La “forma documentario” negli ultimi anni ha dato grande prova di sé non solo grazie ai contenuti proposti, ma anche per la capacità di raggiungere indifferentemente il pubblico mainstream e una platea più specializzata. Mai come in questo momento e in questa parte del mondo abbiamo bisogno che siano i testimoni reali a offrirci la loro voce e il loro corpo per aiutarci a comprendere.