Ieri, Oggi, Domani – Cile

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TONY MANERO di Pablo Larraìn (2008)

TonyManeroTorniamo da dove tutto è cominciato, almeno per me. Da quel film del 2008 che mi ha davvero spiazzato. Raramente succede di sorprendersi così. Quella violenza del tutto inattesa, quello sguardo inedito sulla realtà così estraniante e peculiare, ribadisce le potenzialità del cinema e del suo linguaggio. Esistono davvero strade infinite per raccontare il proprio tempo…

Chi è Tony Manero? No, no è John Travolta de La febbre del sabato sera. O meglio, sì, è quel personaggio verso cui Raul Peralta – il protagonista – tende con tutto se stesso. È lui Tony Manero, tanto che ci dimentichiamo presto il suo vero nome. Similmente a Mario di Post Mortem, entrambi interpretati da Alfredo Castro, Raul incanala la sua esistenza verso una realtà di pura finzione. Ciò che conta è avvicinarsi al suo mito il più possibile, mettendo in piedi uno show sgangherato e squallido nel locale dove lavora e dimostrando le proprie capacità in un noto programma televisivo. Niente può distoglierlo dal suo obiettivo e chi lo ostacola finisce malamente. Chiedere al proiezionista della sala cinematografica che sostituisce la Febbre del sabato sera con Grease: madornale errore. La vita reale di Tony/Raul non ha significato, la vita degli altri non ha significato. Va da sé: anche ciò che avviene intorno al lui non ha significato. La guerra civile e la dittatura sono scomparsi, cancellati da uno sguardo che tende ossessivamente alla trasformazione in Tony Manero.

In qualche modo la pellicola sancisce il primo passo verso una riflessione sullo sguardo che si esemplifica nelle successive pellicole. Raul, così come Mario e René tendono a non guardare quello che avviene o ciò che è accaduto; aspirano ad altro, a un’illusione prodotta molto spesso dalla cultura di consumo. Lo stesso Mario di Post Mortem, innamorandosi di una ballerina del varietà, sembra accostarsi a un mondo del tutto fittizio.

Arriva sempre il momento in cui l’illusione si infrange. Per Raul questo avviene durante la partecipazione al programma televisivo, dove se la dovrà vedere con molti altri Tony Manero. Tanti cloni che in qualche modo mi ricordano l’accusa rivolta a René: «La tua compagna non è altro che la copia della copia della copia.»

Questi tre personaggi trovano comunque il modo di superare il trauma in seguito al disvelamento dell’illusione. René gettandosi in una nuova compagna pubblicitaria; Mario escludendo Nancy dalla sua vista e Raul? Dipende da come andrà il suo concorso ovviamente…

Appunti di viaggio:

  1. —> Alfredo Castro sta al cinema cileno come Ricardo Darín a quello argentino. Il successo di Larrain è legato anche a questo straordinario attore.
  2. —> “No a la guerra civil” è un murale che a poco a poco viene cancellato nel corso degli eventi raccontati dal film Machuca di Andres Wood del 2004. È la storia di due giovani studenti molto diversi tra loro negli anni dell’avvento della dittatura.