FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO: i filtri

Fotografia di paesaggio: i filtri www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / Trevisan

Sono principalmente due i filtri che ogni fotografo di paesaggio dovrebbe avere con sé: il filtro polarizzatore ed il filtro ND graduato.

IL FILTRO POLARIZZATORE

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Il filtro polarizzatore è assolutamente irrinunciabile.

E’ forse l’unico filtro fotografico che non può essere sostituito dai processi di postproduzione digitale. Per questa ragione, benché sia uno strumento piuttosto costoso, dovrebbe essere un must del corredo di ogni fotografo.

Le sue funzioni fondamentalmente sono quelle di aumentare la saturazione e di ridurre i riflessi.

Provate il polarizzatore con qualsiasi cosa in natura.

Ad esempio grazie alle sue caratteristiche reagisce molto bene con i cieli blu e con le nuvole: infatti se usato correttamente scurirà i primi dando risalto a queste ultime creando cieli veramente impattanti.

Il filtro polarizzatore può riservare piacevoli sorprese anche con la vegetazione fitta e con le rocce, specialmente quelle con una pigmentazione piuttosto satura.

Il suo uso è molto semplice. In pratica è formato da due filtri circolari che vengono avvitati sull’obiettivo. Il compito del fotografo è quello di ruotare la ghiera fino a trovare il giusto angolo in cui il polarizzatore avrà effetto, polarizzando e di fatto tagliando alcune lunghezze d’onda del campo elettromagnetico.

Anche se un uso ottimale richiede un po’ di esperienza non è difficile capire quando avremo trovato il giusto grado di rotazione: osservando nel mirino noteremo un immediato beneficio.

IL FILTRO ND GRADUATO

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ND è l’acronimo di Neutral Density, ovvero grigio neutro.

Di forma rettangolare è un filtro che richiede un’apposito portafiltri da montare sull’obiettivo. In pratica è un filtro che aggiunge una sfumatura che va da un grigio denso fino alla trasparenza assoluta.

Il filtro ND graduato è uno strumento che consente di recuperare degli stop di luce su una determinata parte dell’immagine. E’ molto utile quando ci troviamo a fotografare un paesaggio con un ampio intervallo dinamico, causato da due aree con forte differenza di luce. Il motivo tipico, per cui viene maggiormente utilizzato, è per scurire i cieli e permettere di avere un livello tonale più bilanciato fra i toni della terra, che sono molto più scuri, e quelli dei cieli, invece tipicamente molto più chiari.

In commercio esistono filtri graduati studiati per varie esigenze, con fattori di riduzione di luce che variano da un minimo di 1/3 di stop per arrivare fino anche a oltre 1,5 stop di luce. Inoltre si possono scegliere diversi gradi di sfumatura, con passaggi più morbidi o più decisi. La cosa interessante è che si possono combinare assieme assemblandoli nel portafiltri.