1: Prima di partire e l’imprinting materno
Interpreti principali
Emanuele Bresciani: Fotografo di interni. Editor video. Musicista.
Corrado Galli & Sara Trevisan: ideatori e curatori del blog. Fotografi di moda. Viaggiodipendenti. Gattofili.
Luca Vassalini: Me.
EB: Perfetta conoscenza della tecnica fotografica, tempi, diaframma, iso, DOF e tutto il resto?
LV: Beh, cazzarola…
EB: Accurato studio della composizione, rispetto ferreo della regola dei terzi e spirale aurea?
LV: Ho letto gli articoli di I shoot Travels quindi posso vantare una certa sicurezza che…
EB: Panning? Long Exposition? Bokeh?
LV: Eh?
EB: Macchina fotografica con obiettivo f 1.2 per cui ho ceduto il quinto della pensione di mia nonna che (ingenua) pensa sia destinato ai miei studi?
LV: Che angoscia! Non si era detto che mi prestavi la tua D200, quella che non usi più? Questo viaggio comincia male.
Due mesi prima…
… e dove tutto ebbe inizio. L’avventura di I Shoot Travels stava per decollare e l’idea di aggiungere una rubrica cinematografica era allo stesso tempo entusiasmante e complessa. Come coniugare cinema e viaggio, dando per assodato che guardare un film è già come addentrarsi in un paese straniero, dove non si sa cosa potrà accadere o chi potrai conoscere?
L’ispirazione per la rubrica Viaggi Incredibili nasce grazie – o a causa, dipende da come la si vede – a una delusione: il mancato viaggio in Argentina che stavo programmando da mesi. Non voglio tediarvi riportando le diverse ragioni del fallimento, ma Viaggi Incredibili è stata la risposta alla mia disperazione post-viaggio abortito. Non puoi recarti nel paese che avresti tanto voluto visitare? Vacci col cinema no? Un contentino certo, ma anche una buona occasione per conoscere, attraverso i film, i paesi più svariati stando comodamente a casa.
A volte capita però che le congiunzioni astrali, l’oroscopo di Paolo Fox, il conto corrente e mille altri combinazioni si incastrino alla perfezione, originando l’impensabile. Insomma, sapete cosa? Alla fine in Argentina ci sono andato per davvero!
Un amico che abita da diversi anni a Buenos Aires, e di passaggio in Italia per le vacanze, mi invita per l’ennesima volta a raggiungerlo, anche solo per una visita di cortesia. Ebbene, dopo settimane di titubanza e ripensamenti, gli tiro il brutto scherzo di accettare. Raccolgo il coraggio a piene mani e acquisto il biglietto. Nemmeno troppo costoso, prezzo totale: 602 euro. Il periodo prescelto è il mese di Marzo, consigliato dal suddetto amico. In Argentina ci si trova alla fine dell’estate, le temperature sono ancora alte ma non boccheggi con un pesce spiaggiato.
Così, tutto ringalluzzito, mi precipito a casa di Sara e Corrado per raccontare la lieta novella. Ancora non ho bene in mente il tragitto, ma a ogni modo: faccio due settimane in Argentina!
ST: «Che bello, allora potrai scattare un sacco di foto!»
Sbianco. Ah già, Beh, che bella idea… Sulla carta almeno. Mi sento trascinato indietro nel tempo.
Valbrembo, Bergamo. Parco Faunistico Le Cornelle, dove tutto ebbe inizio, per davvero. Avrò sì e no undici anni e con la mia macchinina usa getta scatto foto a destra e a manca: alberi, animali, parenti. Una volta sviluppate mostro il risultato alla famiglia. Mia madre taglia corto: «Fanno schifo queste foto». Quel giorno presi la fatale decisione che la fotografia non faceva per me. Non ne volevo più sapere. Fatevele voi le foto.
EB: «Ma scrivi su un blog di fotografia!».
Grazie tante, non è questo il punto e poi ti avevo relegato al primo paragrafo. Tuttavia ha dannatamente ragione, sta proprio lì il punto. Scrivo per un blog di fotografia e per giunta di viaggio. Aggiungiamo pure il fatto che I shoot Travels offre gli strumenti per affrontare un sfida del genere e la frittata è fatta. Non c’è via d’uscita, non posso rifiutare l’offerta, devo superare il mio problema. Ce la posso fare. Ce la devo fare.
CG: «Così verifichiamo anche se il tutorial funziona».
Vamos.
Special Thanks to:
MiaMadre: dispensatrice di traumi.
Periodo di viaggio: dal 6 Marzo 2017 al 22 Marzo 2017
