9. PATTERN E TEXTURE
Ripetizioni all’infinito di un motivo possono creare immagini sorprendenti. Un po’ l’opposto della vita reale, in cui la ripetitività è noia, in fotografia può essere gioia per gli occhi. Quando sto per iniziare una sessione fotografica, qualsiasi sia il luogo, qualsiasi sia il soggetto, applico sempre la stessa regola. Parto dal largo per poi avvicinarmi, “stringere” il campo visivo e concentrarmi sui dettagli. A volte mi spingo così dentro la cosa che sto fotografando al punto di perdere la percezione dell’oggetto, fino ai confini dell’astrattismo. Un buon consiglio, quando si cercano pattern e texture, è quello di riempire l’inquadratura: questo enfatizza ancor di più la ripetitività .
Quando si impara a creare immagini con la reiterazione di un elemento, un ulteriore regola di composizione è quella di interrompere la ripetizione con un elemento discordante. Ad esempio una rosa rossa in un mazzo di rose bianche.
10. L’IMPORTANZA DELL’ORIZZONTE
Parlando di linea di orizzonte la prima regola, fondamentale, è che questa sia veramente orizzontale. In particolare nella fotografia di paesaggio non vi è nulla di più fastidioso di una linea d’orizzonte quasi a bolla. Le uniche eccezioni sono quando l’intenzione è quella di creare immagini palesemente disassate, come nell’esempio della regola n.7.
Ma dove posizionare la linea d’orizzonte? Dipende innanzitutto dagli elementi che compongono la fotografia.
Questi due esempi mostrano molto bene quello che intendo. Entrambe sono fotografie dello skyline di Los Angeles ed entrambe sono state scattate dalla mitica Mulholland Drive.
Quella verticale mette l’accento sulla città e sul caos metropolitano, in particolare sulle immense highway che la attraversano. In questo caso la linea d’orizzonte è posta sopra il terzo alto della foto, lasciando pochissimo spazio al cielo, grigio e privo di interesse.
La seconda, quella orizzontale fa l’esatto opposto. La città appare schiacciata in basso. In questo caso il vero protagonista è il cielo, con le nuvole dense e maestose dalle quali filtrano i raggi del sole, quasi a voler sottolineare che è della Città degli Angeli che stiamo parlando.
Una particolare menzione va alle fotografie con la linea d’orizzonte al centro dell’inquadratura. Spesso questo tipo di composizione viene definita banale. Anche se sono parzialmente d’accordo, va considerato il soggetto. Infatti questa composizione funziona estremamente bene con i soggetti speculari o simmetrici.
11. ELEMENTI IN PRIMO PIANO
Gli elementi in primo piano sono estremamente importanti, specialmente quando si compone “in profondità”, ovvero quando la fotografia a più livelli di lettura.
Gli elementi in primo piano oltre a immergerci nella scena hanno il compito di aggiungere profondità, dando una sensazione di tridimensionalità alla fotografia.
Inoltre ci offrono l’occasione di creare una sorta di dialogo fra ciò che sta in primo piano e ciò che sta sullo sfondo.
In quest’immagine scattata ai bordi di una strada che attraversa il deserto del Mojave la strada (sullo sfondo) e la croce (in primo piano) “raccontano” dei pericoli della guida.
Sebbene questa regola funzioni con tutte le lunghezze focali, dà il meglio di sè con i grandangoli, in quanto la sensazione di profondità spaziale viene ancor più enfatizzata.
12. CORNICI
La tecnica del framing, ovvero dell’incorniciare con un elemento il soggetto della nostra fotografia, permette di porre l’accento e di enfatizzare il protagonista dell’immagine. Inoltre, come nella regola n.11 le cornici ci aiutano ad immergerci nella scena.
Questa fotografia, scattata sotto i portici di Venice Beach risulterebbe piuttosto noiosa se non fosse per i due elementi architettonici che circondano la famosa insegna.
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