PREPARARSI AL MEGLIO CON LE MOODBOARD

Prepararsi con le moodboard
Prepararsi con le moodboard

All’interno del nostro blog l’abbiamo detto e ribadito più di una volta. Una delle chiavi del successo di un viaggio fotografico è quello di prepararsi al meglio. Uno degli approcci migliori per iniziare a visualizzare, ancora prima di aver scattato, l’idea delle immagini che vorremmo andare a produrre è quello di fare preproduzione, come quelli veri, come i pro. La moodbord è una delle metodologie più efficaci per chiarirci (e chiarire a chi sta collaborando con noi) le idee. Inoltre ci è d’aiuto per sviluppare, capire e far capire in anticipo che tipo di foto ci piacerebbe realizzare.

Nel mondo dei creativi tutti usano le moodboard: dai designer, agli stilisti, dai fotografi agli architetti.

Ma che cos’è una moodboard?

Fondamentalmente il termine moodboard si potrebbe tradurre con tavola degli umori. Detto così fa veramente sembrare la nostra amata lingua una barzelletta, per cui tralasciamo la traduzione e manteniamo il termine anglofono. In pratica una moodboard è un insieme di immagini raccolte in un unico foglio che racchiudono un comune denominatore che, in una certa misura, evoca e stimola l’idea del nostro progetto fotografico. All’interno di una moodboard posso inserire qualsiasi genere di immagine, anche quelle che apparentemente possano non centrare molto con la fotografie che voglio realizzare. Ciò che conta è che le immagini che inserisco possano, in qualche misura, aiutarmi a far luce su ciò che vorrei e non vorrei fare.

Ad esempio uno dei progetti fotografici realizzati per il blog è quello di preparare una serie di consigli su come fotografare il carnevale di Venezia. All’interno della moodboard cosa andrò ad inserire? Fondamentalmente tutto ciò che in qualche misura mi può aiutare ad inquadrare il progetto: immagini di Venezia, paesaggi della laguna, elementi architettonici tipici della città, maschere, fotografie già realizzate del carnevale ma anche cose che apparentemente possono centrare poco come texture di tessuti, di ricami, dipinti storici ecc.

Prepararmi in questo modo mi permette di farmi luce su una serie di caratteristiche estetiche che vorrò esprimere nel progetto fotografico. Voglio un taglio verticale, orizzontale oppure mischiare entrambi? Bianco e nero o colore? Diurno o notturno? A dominante chiara oppure cupo e tenebroso? Con molto contrasto o piuttosto flat? Voglio includere il paesaggio oppure mi focalizzerò di più sulle maschere con immagini strette e claustrofobiche? Voglio immagini posate o rubate? E’ una fase molto importante perchè in un certo senso aiuta a spiegare a me stesso quale indirizzo prendere.

Ma ora veniamo al punto.

Come realizzare una moodboard?

Prepararsi con le moodboard

All’inizio della mia carriera di fotografo era un’impresa piuttosto difficile e complessa anche se non sono così vecchio da aver iniziato la carriera di fotografo prima di internet. Tuttavia circa dieci anni fa non era così semplice accedere a un compendio di immagini tramite il web: i browser erano macchinosi, le connessioni erano lente e soprattutto non esistevano una serie di strumenti online atti a facilitarmi la vita. Ciò che tipicamente succedeva era riempire il tavolo da pingpong che abbiamo in studio di riviste e iniziare a sfogliarle. Ogni volta che incontravo un’immagine papabile semplicemente strappavo il foglio e la mettevo da parte. Finita questa fase iniziava il momento dell’assemblaggio. La cosa era molto old fashion: si ritagliava l’immagine in modo piuttosto grossolano e la si incollava con vinavil su un grande foglio da disegno. L’operazione nella sua interezza poteva durare anche diverse ore, se non giorni.

Oggi, nel mondo del web 2.0 e oltre, internet ha ampiamente superato il vecchio metodo analogico e, come detto, esistono una quantità pressoché infinita di strumenti che agevolano il compito. Fondamentalmente oggi utilizzo due approcci per realizzare moodboard.

PINTEREST

Prepararsi con le moodboard

  • Il primo è quello di utilizzare Pinterest: il famoso social network basato su immagini è una grande risorsa. Una volta iscritti e installato il bottone di Pinterest nelle componenti aggiuntive del nostro browser il primo passo da fare è quello di creare una pinboard (pubblica o privata se preferiamo che non venga vista da altri utenti) relativa al tema che vogliamo sviluppare. Ora è sufficiente uscire da Pinterest e navigare sul web alla ricerca delle immagini che ci interessano. Una volta individuata l’immagine molto semplicemente ci si posiziona sopra con il mouse e appare il bottone di Pinterest. Cliccandolo si avrà la possibilità di aggiungere quell’immagine alla nostra Pinboard. E’ veramente un gioco da ragazzi fare moodboard con Pinterest, sia navigando all’interno di Pinterest stesso che navigando dove preferiamo sul web. Altro grande vantaggio di Pinterest è che una volta creata la moodboard potremo aver accesso anche da smartphone (che abbia una connessione internet) senza per forza di cose dover essere sul nostro desktop di casa. L’unico problema che ha Pinterest con le moodboard è che ha un’interfaccia grafica che non consente di posizionare dove e come si vuole le  immagini. In altre parole graficamente è un po’ chiuso in se stesso, rendendo le moodboard un po’ impersonali.

PHOTOSHOP

Prepararsi con le moodboard

  • Per far fronte a questo inconveniente l’altro metodo che utilizzo è quello di crearle con Photoshop. Fondamentalmente il processo di selezione delle immagini è lo stesso; la differenza sta nel fatto che quando incontro un immagine da inserire, anziché salvarla su Pinterest la salvo direttamente sull’hard disk. Una volta trovate le immagini desiderate, che possono essere da anche solo una decina fino a qualche centinaio, mi creo un documento di Photoshop di formato A4 e inserisco, con una semplice operazione di drag and drop, tutte le immagini. A questo punto ho un file con molti livelli. Li disattivo tutti e inizio dal primo a posizionarli dove preferisco. E’ un’operazione sicuramente più lunga rispetto alla precedente. Anche se non si tratta di ingegneria aerospaziale questa operazione richiede una minima conoscenza di PS in quanto bisogna padroneggiare strumenti come quello di ridimensionamento, di ritaglio o di mascheratura. Ma vi posso assicurare che il risultato grafico potrà essere molto soddisfacente. Una volta ultimata la moodboard salvo un file in Psd (per avere i livelli distinti, in caso di ripensamenti) e una copia in formato Jpeg del lavoro. Quest’ultima mi è molto utile poiché la salvo nelle immagini del mio smartphone, in modo da risolvere il problema di avere sempre con me la mia moodboard.