ISLANDA in 7 giorni

GIORNO 2

HVITSERKUR – AKUREYRI – GODAFOSS

Sveglia all’alba, questa volta non per fotografare ma perché la sera prima ci è stato detto che ci sarebbe stato un matrimonio. Abbiamo infatti scoperto che la chiesa nera di Budir è una meta molto ambita e gente da tutto il mondo la sceglie per il giorno del fatidico sì. Capito questo non volevamo essere d’intralcio nei preparativi alla chiesetta, visto che in realtà non avevamo il permesso per dormire lì. Un’ora di auto in direzione Borgarnes per colazione, bagno e rifornimento di benzina.

Ci lasciamo alle spalle la penisola di Snaefellsnes per dirigerci nella parte nord dell’isola. Purtroppo dal nostro itinerario ideale abbiamo dovuto tagliare i fiordi nord-occidentali per mancanza di tempo. Inutile stare a lamentarsi di quello che non abbiamo potuto vedere. Next time.

Ci dirigiamo a Hvitserkur, bellissimo faraglione la cui tipicità è la forma e la vicinanza alla riva, tale da renderlo con la bassa marea raggiungibile a piedi. 3 ore di auto, di cui l’ultima su strada sterrata piena di buche molto profonde. Mi sarei sentita più a mio agio con una 4×4, ma alla fine il nostro minivan ha retto benissimo. A tal proposito raccomandiamo altamente di stipulare un’assicurazione che preveda la copertura totale, in quanto capiterà in diverse occasioni di dover mettere a rischio il vostro mezzo noleggiato.

Arrivati a Hvitserkur scopro la prima delle imprese che mi attendono durante la settimana: devo scalare un sentiero molto ripido ed impervio. Io. Miss Couch and TV Series. Io. Che penso di aver percorso la maratona di NY per il solo fatto di alzarmi dal divano e andare al frigorifero a prendere da bere. Io. Potrei andare avanti all’infinito, ma ciò che conta è quello che mi sono ripromessa il primo giorno del viaggio:

i viaggi sono fatti anche per mettere alla prova se stessi. Per superare i nostri limiti.

Alla fine il mio sedere e io siamo arrivati sani e salvi e devo ammettere che ne è valsa la pena. Per fortuna il tempo ha retto giusto il tempo di darci la possibilità di fare le fotografie che ci eravamo prefissati ed eccoci di nuovo in auto.

Altre 3 ore di strada per raggiungere Akureyri, la capitale del nord, dove ci attendeva il nostro primo Bonus, la famosa catena di supermercati col logo più improponibile al mondo, e con lui la nostra prima chance di fare la spesa in Islanda. Qui devo fare una precisazione: ben consapevoli del fatto che non avremmo incontrato un Bonus prima della fine del nostro secondo giorno di viaggio ci siamo portati un po’ di cibo da casa. Non che non esistano altre catene di supermercati in Islanda, ma Bonus è quello con i prezzi più abbordabili, oserei dire quasi allineati a quelli del continente. Per tale ragione suggerisco anche a voi la stessa scelta, oppure di scegliere un itinerario che abbia un Bonus il primo giorno. Altrimenti rischiate di spendere tanto per i primi pasti o di doverli saltare per mancanza di strutture.

Sempre accompagnati dalla pioggia decidiamo di procedere con il nostro itinerario nella speranza che il tempo migliori una volta arrivati a Godafoss ed invece rimaniamo delusi. Altro che fotografare Godafoss al tramonto. Pioggia e fango dappertutto. 🙁 Almeno abbiamo il tempo di farci una doccia e di preparare da mangiare ancora con la luce. Il campeggio (un campo con un minuscolo prefabbricato con 2 bagni e 1 doccia) ci offre anche la possibilità di utilizzare il barbecue, quindi cena a base di würstel e birra (P.S. La birra che Corrado ha comprato al Bonus fa schifo, ha soli 3° e un retrogusto che sa di ruggine). Finito cena, giusto il tempo per scaricare le fotografie della giornata sul computer e per fare una piccola preselezione, e ci addormentiamo coccolati dal vento impetuoso che fa dondolare il nostro minivan.

Ecco gli articoli dedicati a come fotografare queste meraviglie: HvitserkurGodafoss e le mitiche Chiese Islandesi.

2 Comments

  • Ciao bellissimo commento e complimenti per l’itinerario. Sto pensando di andare in Islanda. Magari non farò il vostro itinerario forse troppo pesante per me. Mi piacerebbe sapere con quale compagnia avete prenotato il Van e quanto vi è costato? Il materasso interno al Van è il vostro o viene dato in dotazione? Secondo voi un 4*4 o con itinerari simili ai vostri possiamo farne a meno? Altra domanda. Ho letto che avete dormito in un parcheggio. Si può fare?
    Grazie e ancora complimenti

    • Ciao Francesco, innanzitutto grazie per i complimenti, fan sempre piacere 😉
      Noi abbiamo prenotato con http://www.campervaniceland.com e, tutto sommato, non ci siamo trovati male. Per quanto riguarda il van non ricordo esattamente quanto abbiamo speso, ma presto uscirà un articolo scritto da Sara (che ha decisamente più memoria del sottoscritto) dedicato all’argomento budget e come risparmiare. Sappi che è la compagnia più economica che abbiamo trovato. I minivan sono molto spartani ma carini e ben tenuti. Materasso e sacco a pelo sono inclusi, così come il riscaldamento (funziona bene ma è piuttosto rumoroso), la luce, internet wi-fi e il set per cucinare (praticamente inutile se non per prepararsi la colazione o scaldare qualcosa, viste le temperature dell’isola). Ti consiglio invece di portarti un inverter da casa se hai necessità di avere sempre a disposizione delle prese di corrente. Il 4×4 è assolutamente inutile se fai la Ring Road. Diventa invece indispensabile per i fiordi di Nord-Ovest (che noi non abbiamo visto) e per le highlands interne (che però suggeriscono sempre di non fare in solitaria ma accompagnati da guide esperte). Per quanto riguarda il campeggio libero ora in Islanda non si può più dormire liberamente, bisognerebbe sempre appoggiarsi ad un campeggio . Noi abbiamo fatto entrambe le esperienze mettendo sempre come priorità il rispetto dell’ambiente.
      Se hai bisogno di qualsiasi altra info condividiamo più che volentieri l’esperienza.
      Un saluto
      Corrado

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