REGOLA AUREA

Una delle prime regole di composizione che si studiano è la regola dei terzi.

Tale regola, in verità molto semplice, prevede di suddividere il nostro frame, la nostra inquadratura, in 9 caselline di uguale dimensione.

Così facendo otterremo delle linee orizzontali e verticali che si incrociano fra di loro. Le linee stesse e gli incroci andranno a definire i punti di forza della nostra immagine.

regola-dei-terziI soggetti e le linee di forza della nostra composizione dovranno appunto andare a coincidere con la griglia che abbiamo idealmente disegnato. Così facendo creeremo immagini di sicuro impatto, dando alla fotografia un aspetto armonioso e ben composto.

Stando a questa regola, ad esempio, se stessimo fotografando una persona essa va posizionata sull’incrocio di uno dei terzi. Discorso simile per un paesaggio: è consigliabile posizionare la linea di orizzonte sul terzo alto o su quello basso, evitando invece di metterlo in mezzo (soluzione più “scontata” e “noiosa”). Ma in base a cosa scegliere il terzo alto o quello basso? I fattori potrebbero essere molteplici. Se ho dei cieli meravigliosi con nuvole dense e profonde probabilmente vorrò dare risalto a queste, posizionando la linea di orizzonte sul terzo basso. Viceversa se sto fotografando un bellissimo prato in fiore con tutta probabilità limiterò lo spazio del cielo valorizzando appunto il prato; in questo caso la linea d’orizzonte sarà sul terzo alto.

Di simile natura alla regola dei terzi è la regola aurea o golden rule.

golden-ruleAnche questa frutto di calcoli matematici (e di cui in realtà la regola dei terzi ne è un derivato semplificato) trova l’equivalente della funzione matematica da cui è stata calcolata, nella forma spiralidea che troviamo in molti elementi in natura (tant’è che la possiamo ritrovare dalla Via Lattea fino al guscio della chiocciola), In natura è così ricorrente trovare tale formula matematica che alcuni l’hanno anche definita la firma di Dio.

schermata-2016-10-24-alle-11-25-19Ora, come detto, visto che la regola dei terzi altro non è se non una semplificazione di questa potremmo applicare lo stesso principio della regola dei terzi nella sezione aurea. Utilizzeremo tale grafico per poter andare a inserire le linee di forza all’interno della nostra fotografia. Il nostro occhio sarà così “forzato” a seguire le linee e gli elementi che compongono la nostra inquadratura all’interno di uno schema che, in qualche modo, è arcaicamente impresso nella nostra coscienza. Il che ci garantirà una fotografia composta in modo armonico e, in qualche modo, matematicamente bello.


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