ESPOSIMETRO

A questo punto la domanda spontanea che viene da porsi è: come facciamo a sapere qual’è questa giusta quantità di luce? Per rispondere a questa domanda la prima cosa da fare è familiarizzare con l’esposimetro.

L’esposimetro è uno strumento built-in camera che ci permette di misurare la quantità di luce della porzione di mondo che la nostra reflex in quel momento sta inquadrando.

Su tutte le reflex in commercio esistono fondamentalmente 4 tipi di settaggio dell’esposimetro.

  • matrixLa primo metodo di misurazione prevede una lettura della luce in diversi punti distribuiti in modo omogeneo nella nostra inquadratura e ne fa una media, in genere dando maggior valore all’area dove intendiamo mettere a fuoco, in quanto prevede che quella sia la zona di maggior interesse della fotografia. Tale metodo è detto anche misurazione valutativa o matrix. Questa modalità, se usata in modo corretto, va bene per il 100% delle situazioni.
  • parzialeIl secondo metodo misura la luce concentrandosi, a differenza del precedente, sulla zona centrale dell’immagine, circa il 5-10%. Tale metodo è detto a misurazione parziale. Questa modalità è adatta nelle situazioni in cui il nostro soggetto è al centro dell’inquadratura e questo è in forte contrasto di luce con ciò che lo circonda.
  • media-al-centroIl terzo metodo misura la luce di tutto il frame facendo una media e dando una maggior rilevanza all’area centrale. Tale metodo è detto a misurazione media ponderata al centro. Questa modalità è studiata per i casi in cui il soggetto è al centro dell’inquadratura, tuttavia senza un forte contrasto con l’ambiente circostante.
  • spotIl quarto e ultimo metodo di misurazione, detto a spot, misura la luce in un preciso punto, circa il 2% dell’area della nostra inquadratura. Questo metodo è adatto sopratutto quando abbiamo un’inquadratura con un contrasto di luci molto forte e vogliamo sapere l’esatto valore di una piccola area.

Come detto ovviamente se esistono 4 metodi di misurazione di luce, 4 modi in cui il nostro esposimetro ragiona, ciò significa che tutti hanno ragione d’esistere in quanto offrono 4 diversi approcci alla misurazione della luce in base a differenti esigenze.

Tuttavia ritengo che il miglior modo per apprendere la comprensione della luce e il miglior modo per imparare a padroneggiarla sia quello detto matrix, il primo metodo.

Il consiglio, soprattutto quando si è in fase di apprendimento è quello di settare la camera appunto sul metodo matrix e imparare a interpretare e di conseguenza compensare la luce della scena che andremo a riprendere. Per impostare l’esposimetro generalmente le reflex dispongono di un menu interno oppure di un tasto di scelta rapida solitamente posizionato in prossimità del mirino.

In pratica

Ma entriamo nello specifico e vediamo come utilizzare questo strumento.

Il pulsante di scatto delle reflex è dotato di un doppio livello di pressione. Nel momento in cui lo premiamo fino a metà oltre a far partire l’autofocus (nel caso in questa funzione sia attiva), viene attivato anche l’esposimetro che inizia a misurare la luce; e lo fa in tempo reale restituendoci un valore numerico. Leggeremo tale valore su una barra graduata all’interno del mirino (e sul pannello lcd). In base ai nostri settaggi di tempi, diaframmi e iso la barra ci dice se l’immagine che stiamo per scattare risulta esposta correttamente (espoosimetro a 0), sottoesposta e di quanto (-) o sovraesposta e di quanto (+).

esposimetro

La regola generale e quella che, per una giusta esposizione l’esposimetro sia a 0.

Ma vedremo nel prossimo capitolo come questa regola in realtà sia valida solo per un limitato numero di casi.


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