Fotografare Snaefellsnes

Fotografare Snaefellsnes www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / Trevisan
Fotografare la penisola di Snaefellsnes

La penisola di Snaefellsnes è senza ombra di dubbio una delle attrattive più significative d’Islanda.

Sebbene non sia sul canonico percorso della Ring Road, merita un detour poiché è come se fosse un concentrato di tutte le meraviglie naturalistiche che si possono apprezzare in Islanda. A poche ore di auto da Reykjavik, infatti, è possibile apprezzare un ghiacciaio, un vulcano, due tra le chiese più belle d’Islanda, una delle montagne più famose del mondo, cascate, campi di lava ricoperti da muschi e licheni e scogliere da capogiro.

La penisola, situata ad ovest dell’Islanda, prende il nome dal vulcano Snaefell la montagna più alta dell’isola, che ospita sulla sua cima il ghiacciaio Snaefellsjokull. Questi nomi incomprensibili non vi diranno nulla, ma è proprio qui che Jules Verne ha ambientato l’entrata verso le viscere della Terra nel suo romanzo fantascientifico Viaggio al centro della Terra.

Come potete leggere in Islanda in 7 giorni, io e Corrado l’abbiamo percorsa in senso antiorario, partendo da Grundarfjordur e arrivando a Budir.

KIRKJUFELL

Fotografare Kirkjufell www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / Trevisan

La montagna più famosa d’Islanda. Sia che vogliate solo fare una fotografia e poi via sul vostro cammino, sia che vogliate dedicare un po’ del vostro tempo per del trekking, merita senza dubbio una visita. Ne parliamo più approfonditamente nell’articolo Fotografare Kirkjufell.

I CAVALLI ISLANDESI

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Il primo incontro che abbiamo avuto nella penisola di Snaefellsnes è stato con dei simpatici e dolcissimi cavalli islandesi. Fotografarli non è molto difficile, ma per fotografarli bene occorre dedicare il giusto tempo ed aspettare il momento giusto.

Fotografare Snaefellsnes www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / TrevisanLa prima cosa da fare è conquistare la loro fiducia. È necessario avvicinarsi lentamente e silenziosamente, in modo da non fare troppo rumore e rischiare di spaventarli facendoli scappare. Una volta arrivati abbastanza vicino basta chiamarli e verranno loro da noi. Io ho optato per qualche boccone goloso di erba a fili lunghi che loro hanno apprezzato molto e per delle carezze sul muso che mi è sembrato abbiano apprezzato ancora di più. Basta usare un po’ di gentilezza e una volta conquistata la loro fiducia è possibile cercare di chiamarli lontano dagli altri cavalli affinché il nostro soggetto non sia disturbato da pezzi di altri cavalli che non vogliamo nella nostra inquadratura. Questa è forse la parte più difficile, in quanto questi mansueti mammiferi tendono a muoversi in gruppo e ciò che fa uno lo fanno tutti gli altri.

Fotografare Snaefellsnes www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / TrevisanL’incontro con i cavalli islandesi per noi è stato molto toccante. Ad un certo punto mi sono trovata con due cavalli che si spostavano col muso a vicenda per essere l’oggetto delle mie carezze. Un cavallo si è persino avvicinato tanto da farsi baciare. Dal mio punto di vista questa fotografia è l’esempio perfetto di come non si debba avere fretta nella ricerca dell’immagine perfetta.

Se non avessi dedicato molto tempo per entrare in confidenza con loro non sarei riuscita ad ottenere quest’immagine. Avrei semplicemente fotografato dei cavalli al pascolo chiusi dentro un recinto.

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IL CRATERE SAXHOLL

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Il cratere di Saxholl si trova nella parte più ad ovest della penisola, nei pressi di Hellisandur. Il vulcano ormai spento è visibile dalla strada e alla sua base si trova un piccolo parcheggio.

Da qui parte una scalinata che in poco più di 15 minuti circa ti porta in cima.

La vista è mozzafiato per chi come me non ha mai visto un cratere di un vulcano in vita sua.

Anche se spento, ricoperto di roccia magmatica e muschio, è sicuramente di grande effetto e dalla sua cima si può vedere la vallata e le montagne sullo sfondo. In una giornata di cielo limpido è addirittura possibile vedere il ghiacciaio di Snaefellsjokull. Preparatevi ad un vento fortissimo!

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I CAMPI DI ROCCIA LAVICA E MUSCHIO

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Gran parte della penisola di Snaefellsnes è ricoperta da sterminati campi di roccia lavica ricoperta di muschio. A perdita d’occhio si possono vedere distese nere e verdi che sembrano paesaggi di un altro pianeta. Camminare sopra questi campi sembra camminare su delle soffici nuvole, ma non tutto è come sembra. Per fotografare qui, così come quasi in tutta l’Islanda, è necessario essere cauti e prudenti. Occhi bene aperti su dove si mettono i piedi. In primo luogo perché il muschio rischia di essere scivoloso, specialmente se è imbevuto della pioggia dei giorni precedenti e sotto di esso c’è la roccia lavica non altrettanto morbida e soffice. In secondo luogo perché quelle distese di muschio spesso possono nascondere dei buchi tra le rocce che rischiano di ferirvi gravemente. Il mio consiglio fotografico qui è di farvi trasportare dall’emozione di quel momento: sono belli infatti sia i panorami grandangolari che catturano l’alienità di questo paesaggio, sia i dettagli macro di muschi e altra vegetazione al suo interno, che possono regalare meravigliosi quadri astratti.

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HELLNAR E BUDIR

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Due delle chiesette più belle d’Islanda. Isolate dal resto dei paesini sono facili da trovare sulla strada a sud della penisola di Snaefellsnes. Se volete e avete tempo per un’escursione a piedi, da Hellnar parte un sentiero che costeggia le scogliere e che arriva fino ad Arnarstapi, la famosa scogliera che, purtroppo, ci siamo persi per ragione di tempo.

Hellnar è una chiesa bianca col tetto rosso, mentre Budir è la famosissima chiesa nera, fotografata da tutti i fotografi che visitano l’Islanda.

Sebbene la penisola di Snaefellsnes sia scarsamente ricettiva dal punto di vista turistico, vicino alle due chiese si trovano anche delle guesthouse e dei campeggi, quindi è possibile utilizzarle come base d’appoggio per cercare di notte le location per fotografare l’aurora boreale, cosa in cui noi purtroppo non siamo stati fortunati dato che abbiamo trovato il cielo coperto da fitte nuvole.

Sono talmente affascinanti e mistiche che abbiamo deciso di dedicare loro un articolo apposito su come Fotografare le chiese islandesi.

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La penisola di Snaefellsnes può concederci molte gioie fotografiche. In base al meteo e al periodo dell’anno in cui la visitate potete realizzare degli scatti unici e godere della vista di alcuni dei paesaggi più belli che abbia visto in vita mia.