Fotografare Grjotagja

Fotografare Grjotagja www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / Trevisan
Fotografare Grjotagja

Non c’è nessuna ragione al mondo per cui dovreste visitare Grjotagja, a meno che non siate dei nerd come me che vanno in pellegrinaggio nelle location dei loro film/serie tv preferite. Era infatti uno dei punti messi in evidenza sulla nostra cartina dell’Islanda ancora prima della partenza. Da super fan di Game of Thrones ne ero certa: se mai andrò in Islanda, andrò a Grjotagja.

Eh già, perché Grjotagja è la grotta, o meglio, la Grotta con la G maiuscola, quella dove Ygritte e Jon si innamorano e dove Jon dimostra a Ygritte che nonostante tutto qualche cosa la sa. 😉

Grjotagja si trova a pochi chilometri dal lago Myvatn, tra Godafoss e Hverir, con una piccola deviazione dalla Ring Road ed è facilmente localizzabile grazie ai cartelli turistici.

La zona dove si trova è una delle più spettacolari dell’Islanda. Il lago Myvatn e i suoi dintorni infatti meriterebbero da soli almeno una settimana di escursioni. Purtroppo noi avevamo solo una settimana per girare l’intera isola, quindi abbiamo scelto di vedere solo Grjotagja.

Non aspettatevi però lo stesso posto incantato della serie tv: purtroppo nella vita reale non ci sono CGI ed effetti speciali, quindi rimarrete delusi nel vedere una piccola ed angusta grotta.

Gli abitanti del luogo erano soliti usarla come piscina geotermale fino a quando l’attività vulcanica ha reso l’acqua troppo calda ed ora vige il divieto di balneazione.

L’afflusso costante di turisti rende la visita ancora più ostica: ci sono solo due minuscoli accessi alla grotta, due buchi in mezzo alle rocce in cui ci si deve infilare. Niente di faticoso o di trascendentale, se l’ho fatto io lo può fare chiunque. Tuttavia sconsiglio l’ingresso a chi ha problemi di schiena o di ginocchia.

Fotografare Grjotagja www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / Trevisan

Non ci sono molti punti di vista per fotografarla e sono poche le composizioni che si possono cercare, proprio a causa delle dimensioni ridotte e dell’acqua a 50° in cui è impossibile immergersi.

Il miglior momento per fotografarla è una giornata nuvolosa o quantomeno in un momento della giornata in cui il sole non penetra diretto, poiché la luce entra in modo molto morbido nella grotta e grazie al vapore emesso dall’acqua calda crea un’atmosfera magica. Io e Corrado siamo stati fortunati visitandola proprio in un giorno nuvoloso.

Non so che effetti di luce possa creare una giornata di sole con luce molto forte. Probabilmente creerebbe dei tagli di luce molto intensi che causerebbero troppa gamma dinamica e quindi la nostra fotografia avrebbe zone esposte correttamente e zone scure (o troppo chiare) a seconda se si sceglie di sottoesporre o sovraesporre.

Se vi trovaste a visitarla in una giornata di sole suggerisco di fotografarla con la tecnica del bracketing, in modo da avere più scatti con esposizioni diverse assemblabili in post produzione.