10 CONSIGLI per fotografare il CARNEVALE DI VENEZIA

10 consigli per fotografare il carnevale di venezia www.ishoottravels.com your ticket to travel photography. Blog di fotografia di viaggi. © Galli / Trevisan
10 consigli per fotografare il carnevale di Venezia

Oltre a considerarla una delle città più belle del mondo (come forse altre 3/4 miliardi di persone sulla terra) ho sempre considerato Venezia una di quelle città alla quale mi sento più legato in assoluto. Sarà perché sin dai tempi dell’università, quando non sapevo dove “fuggire” Venezia era la mia meta, sarà per le calli e i canali, per l’unicità architettonica, per l’inestimabile patrimonio artistico, sarà perché è la città dove ho regalato l’anello di fidanzamento a Sara, sarà per il suo fascino che mi emoziona sempre come se stessi visitando il più remoto meandro o come se stessi camminando su una delle cose più preziose del mondo, ma a me Venezia fa impazzire.

E da quando ho iniziato a fotografare è sempre stata una delle città con le quali mi son cimentato. Tuttavia non ne ho mai fotografato, fino ad ora, uno degli eventi che la rendono così speciale: il Carnevale. Tanto odiato dai veneziani, quanto amato dal resto del mondo il Carnevale di Venezia, con le sue maschere e i suoi colori è senza dubbio uno dei più belli e invidiati.

Abbiamo, anzi Sara ha, stilato una sorta di decalogo di consigli teorici, pratici e logistici su come godersi al meglio quest’esperienza fotografica.

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1. ESSERE PREPARATI

Non mi stancherò mai di ripeterlo: prima di approcciarsi a qualunque progetto fotografico bisogna conoscere ciò che si vuole fotografare, anche nel reportage. La bella fotografia a caso, il classico colpo di fortuna del principiante, può capitare poche volte nella vita di un fotografo. Tutte le persone del mondo fanno fotografie, ma ciò che distingue un fotografo da coloro che fanno una fotografia è la consapevolezza di cosa sta facendo. Per fortuna le informazioni sul Carnevale di Venezia sono tantissime, sia a livello iconografico sia a livello logistico. Il sito ufficiale del Carnevale ci viene in aiuto per quanto riguarda il calendario degli appuntamenti e delle location. In questo modo possiamo scegliere il momento più adatto per il nostro progetto in base a cosa vogliamo fotografare: vogliamo fotografare la Festa Veneziana sull’acqua? Vogliamo fotografare il concorso della maschera più bella? Vogliamo fare foto notturne del Carnevale? Scegliamo il giorno adatto e partiamo!

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2. AVERE IL CONTROLLO

Prima di partire è utile avere già in mente quale sarà la situazione che vogliamo fotografare ed il tipo di immagini che vogliamo produrre, in modo da non essere presi dal panico una volta arrivati in laguna e inglobati dalla folla. La sovrabbondanza di input spesso complica la vita di un fotografo più della loro mancanza: è necessario focalizzare la nostra attenzione e non lasciarci distrarre. Un errore frequente di chi vuole fotografare il Carnevale di Venezia è quello di farsi prendere dalla smania di fotografare non appena si vede una maschera. Così ci si ritrova come tutti i turisti con i loro iPad a fare il classico “Point and Shoot”, senza avere la minima idea di che cosa si stia fotografando.

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3. EVITARE I GIORNI DI PUNTA

Per questo motivo sarebbe utile evitare i weekend – o almeno l’ultimo weekend di Carnevale – e il giovedì e martedì grasso. Ci sono appuntamenti legati al Carnevale quasi tutto il mese, quindi non sarà difficile scegliere un altro giorno per la nostra gita. Durante i giorni di punta infatti troveremo senza ombra di dubbio più maschere o magari maschere più belle, ma questo sarà inutile se non riusciremo nemmeno ad avvicinarci, o se le maschere saranno inghiottite dalla folla di turisti. Durante gli altri giorni ci saranno sì meno maschere, ma anche meno turisti e questo ci permetterà di essere più liberi di muoverci. Se invece siamo costretti ad andare proprio in quei fatidici giorni perché l’evento che vogliamo fotografare cade proprio in quelle date, la soluzione è solo una: andare molto prima dell’ora dell’evento, scegliere un punto da dove abbiamo una bella visuale e un bello sfondo per i nostri soggetti ed armarsi di tanta pazienza

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4. SCEGLIERE LO SFONDO ADATTO

Scegliere lo sfondo adatto può essere una sfida. Stiamo fotografando il Carnevale di Venezia, quindi dobbiamo far capire che siamo a Venezia. Ma come includere la città senza includere i turisti? Isolare le maschere con dei primi piani può sembrare una soluzione, ma non basta. Che cosa distinguerebbe le nostre fotografie da quelle fatte durante uno spettacolo teatrale o durante un altro Carnevale? Per questo motivo, come dicevo prima, è necessario avere il controllo di quello che stiamo facendo. È necessario prestare attenzione a quello che includiamo nella nostra inquadratura perché avere dei turisti casuali non voluti -e magari che indossano colori discutibili- distrarrebbe dal nostro soggetto. Una soluzione può essere abbassare il punto di vista ed inquadrare le maschere dal basso verso l’alto. Ma bisogna stare attenti a includere anche i monumenti veneziani e non soltanto spicchi di cielo blu.

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5. SOPPORTARE GLI ALTRI FOTOGRAFI

Il Carnevale di Venezia è forse uno dei pochi momenti in cui si può trovare un soggetto (non professionista) non solo disponibile nei nostri confronti, ma soprattutto desideroso di farsi fotografare. Questa sarebbe la fortuna più grande per un fotografo, se non fosse che intorno a noi ci sono altri 5-10-100 fotografi che vogliono la nostra stessa cosa. Con molta probabilità vi ritroverete spinti da fotografi maleducati che cercano di farsi strada davanti agli altri, oppure, proprio mentre state per scattare, persone a caso si intrometteranno nella vostra inquadratura tra le maschere perché vogliono essere nella fotografia di qualche loro amico. Non sono una persona zen e chi mi conosce probabilmente sarà spinto a pensare che in queste situazioni io reagisca come il Demogorgon di Stranger Things, ma in questi casi arrabbiarsi non serve a nulla. Siamo tutti lì per lo stesso motivo e abbiamo tutti il diritto di poter fare la nostra fotografia. Ripeto una frase che dico sempre quando si tratta di fotografia e di relazionarsi con le altre persone: la gentilezza paga sempre. Aspettiamo con pazienza il nostro turno, facciamoci valere con fermezza se necessario, chiediamo gentilmente ai fotografi accanto a noi di spostarsi se entrano nella nostra inquadratura (anche solo con la loro ombra), siamo rispettosi degli altri e chiediamo scusa se non volendo ci siamo messi tra loro e la loro fotografia.

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6. COMUNICARE CON LE MASCHERE

Quando saremo a tu per tu con la maschera vedremo che sarà ben disposta a posare per noi. Come scriveva Corrado nel post Fotografare uno sconosciuto questa probabilmente sarà la parte che ci spaventa di più. Niente panico. La cosa più strana è semplicemente quella che le maschere non vi parleranno per mantenere il loro fascino e mistero, ma faranno tutto quello che chiederete loro. Ad esempio chiedetegli con gentilezza di spostarsi se non vi piace lo sfondo o se sono in ombra, saranno ben felici di accontentarvi. La maggioranza delle maschere contrariamente a quello che possiamo pensare è francese, quindi se conoscete la lingua siete avvantaggiati. In caso contrario la lingua universale dei gesti combinata ad un po’ di italiano e ad un po’ di inglese funzionerà alla grande. Una cosa importante: alcune maschere vi daranno il loro biglietto da visita perché vogliono che gli mandiate la vostra fotografia. Cogliete l’occasione per dargli il vostro (se ne avete uno) e una volta tornati a casa soddisfate la loro richiesta. Loro sono stati gentili e disponibili con noi ed è giusto che noi li ricambiamo in qualche modo.

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7. L’ATTREZZATURA

Questo punto può essere un tasto dolente per chi come me è abituato a portarsi dietro più del necessario. Venezia può essere molto stancante, specialmente con tutto il peso dell’attrezzatura sulle spalle. Un corpo macchina in questo caso è più che sufficiente e lo zoom sarà la lente che ci aiuterà a trarre il massimo dalla giornata. Non avremo infatti il tempo e lo spazio per cambiare ottica proprio nel momento in cui passa la maschera che vogliamo fotografare. Il grandangolo è un’ottima lente per fotografare il Carnevale di Venezia perché ci consente di inserire parte dei monumenti della città nella nostra inquadratura e ci consente di giocare con prospettive diverse. Il tele ci è utile invece per fare dei primi piani alle maschere ed isolarle dal contesto con un bello sfocato. La soluzione potrebbe essere quella di utilizzare un tele nelle zone molto affollate ed un grandangolo nella calli più appartate.

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8. LE IMPOSTAZIONI DELLA MACCHINA FOTOGRAFICA

Sicuramente i settaggi manuali sono sempre la miglior scelta, tuttavia il Carnevale di Venezia è una situazione nella quale la rapidità gioca un ruolo chiave. Per chi non è perfettamente a suo agio con i settaggi manuali, un’ottima scelta è quella di lavorare a priorità di diaframmi. Regoleremo poi la compensazione per una sottoesposizione o una sovraesposizione. Nel nostro caso abbiamo cercato sempre di tenere i soggetti in luce rapportandoli con giochi di ombre, per cui la nostra scelta è stata quella di sottoesporre con intervalli che variavano da -0,5 a -1,5 stop.

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9. NON SOLO MASCHERE

Non dimentichiamoci che siamo in una delle città più belle del mondo, quindi non concentriamo tutta la nostra attenzione sulle maschere. La nostra gita per fotografare il Carnevale di Venezia può essere anche un’occasione per fotografare la città, le sue calli ed i suoi canali.

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10. NON FARSI SPENNARE

Io e Corrado stiamo sempre molto attenti al budget, in modo da poter vivere delle esperienze che il nostro portafogli non ci consentirebbe. Venezia può essere molto cara ed è facile arrivare a sera ed accorgersi di aver speso un quinto del nostro stipendio. Se avessimo la malaugurata idea di pranzare in piazza San Marco potremmo essere costretti a vendere un rene! 😀 Posteggiando fuori città e usando i mezzi pubblici risparmieremo parecchio e con qualche piccolo accorgimento potremo concederci persino uno spritz a €2,50.

BONUS TIP

Un ultimissimo consiglio è quello di prenderla con il giusto spirito. Trascorrere una o più giornate in questi giorni a dir poco caotici in una città che per sua stessa natura non è facilissima da vivere può trasformarsi in qualcosa di frustrante: ricordate che vivere il Carnevale di Venezia dovrebbe essere un’esperienza divertente e non un lavoro. Godetevela!

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